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Milano, studenti in corteo contro Expo e Jobs Act: tensioni tra polizia e black bloc

Alle 10 di giovedì è partito a Milano il corteo degli studenti, terminato di fronte alla sede della Regione. Imbrattata con vernice la sede Enel di via Broletto e quella della Manpower di viale Majno. Momenti di tensione tra ragazzi incappucciati e polizia, che ha caricato gli studenti per porre fine all’assalto alle vetrine dell’agenzia di lavoro interinale.
A cura di Francesco Loiacono
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13.47: Il corteo è arrivato di fronte a Palazzo Lombardia, dove dopo alcuni interventi degli studenti si è sciolto, senza che ci siano state altre tensioni. I manifestanti hanno dato appuntamento per domani in piazza XXIV maggio, da dove alle 15 partirà la May Day Parade, la tradizionale sfilata del primo maggio che quest'anno avrà nell'Expo, che si inaugura in contemporanea, il suo principale bersaglio.

12.45: Momenti di tensione davanti alla sede della Manpower di via Rossini, angolo viale Majno. Alcuni manifestanti hanno gettato vernice e spaccato le vetrine con dei martelletti. Un cordone di polizia si è subito schierato a protezione della sede, effettuando una carica di alleggerimento. Intanto, secondo quanto appreso da Fanpage, ci sarebbe una forte spaccatura all'interno degli stessi manifestanti. Alcuni erano infatti contrari all'azione dimostrativa. Dopo qualche minuto la situazione è tornata tranquilla.

12.00: Alcuni antagonisti completamente vestiti di nero e con il volto coperto dai cappucci delle felpe, dai caschi o con bandana e cappellini, che ricordano i black bloc, sfilano nella parte arretrata del corteo. I manifestanti avrebbero estintori caricati non a schiuma ma a vernice. Gli estintori poi vengono ricaricati al volo, per strada. Quando agiscono altri attivisti bloccano con le mani le telecamere di cameraman e gli obbiettivi dei fotografi.

11.45: Il corteo ha superato via Larga. Davanti al consolato turco c'è stata un'azione dimostrativa con fumogeni per protestare contro la Turchia, definito "Stato assassino".

11.10: Alcuni manifestanti hanno imbrattato la sede dell'Enel in via Broletto a Milano, poco dopo la partenza del corteo stidentesco da largo Cairoli. Elaborata l'azione dei No Expo: sono stati accesi alcuni fumogeni per coprire l'azione e nascondere alle telecamere gli autori. I manifestanti hanno anche tentato di impedire ai fotografi ed ai video operatori di riprendere coprendo gli obiettivi con le mani e con le aste e lanciando vernice sui giornalisti.

Seconda giornata di protesta delle cinque annunciate da parte del collettivo No Expo. A Milano, dalle 10 di giovedì, studenti e antagonisti sfilano in corteo per manifestare la loro contrarietà all'Esposizione universale, alla vigilia della sua inaugurazione, e contro il Jobs Act del governo Renzi. Centinaia di persone si sono ritrovate in largo Cairoli, vicino all'Expo Gate, sul quale è stato srotolato uno striscione con la scritta "Grande Evento = Grande Bufala, No Expo un altro mondo è possibile!". Un altro striscione, con lo slogan "La città è degli studenti non di Expo" è stato issato sul vicino monumento in onore a Giuseppe Garibaldi. In testa al corteo una camionetta con una piovra, simbolo della voracità dell'Expo. Il corteo è partito da largo Cairoli e dopo aver attraversato le vie del centro terminerà in via Melchiorre Gioia, di fronte a Palazzo Lombardia, sede della Regione. Al momento, oltre a qualche fumogeno acceso dagli studenti, non si segnalano problemi.

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