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Milano è la settima città più cara al mondo: prezzi troppo alti e scarso potere d’acquisto

Secondo una classifica pubblicata dal gruppo bancario Ubs Milano è la settima città più cara al mondo: nel 2015 era tredicesima. A penalizzare il capoluogo lombardo anche un basso livello retributivo medio rispetto ad altre metropoli del mondo, che determina uno scarso potere d’acquisto. L’unica altra città italiana presente in classifica, Roma, è al 28esimo posto come livello dei prezzi.
A cura di Francesco Loiacono
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Milano è la settima città più cara al mondo. A chi vive nel capoluogo lombardo potrà non sembrare una novità, alle prese con il difficile obiettivo di far quadrare i conti alla fine del mese. Ma quella che è un'impressione di chiunque si trovi a passare all'ombra della Madonnina è stata adesso messa nero su bianco dalla classifica di Ubs Wealth management, la divisione specializzata in gestione patrimoniale del gruppo bancario svizzero. Il report di Ubs viene pubblicato ogni tre anni: rispetto al 2015, quello che emerge è il balzo in avanti del capoluogo lombardo, passato dal tredicesimo al settimo posto in quanto a livello di prezzi. Milano è capofila delle città italiane più costose: Roma, che è l'unico altro centro della Penisola che appare nella classifica (che prende in considerazione 77 città), è al 28esimo posto.

Milano è davanti a Londra per livello dei prezzi

La classifica redatta dal gruppo bancario è stata stilata prendendo in esame, tra gennaio e aprile di quest'anno, i prezzi di 128 beni e servizi e gli stipendi di 15 categorie professionali in 77 città in tutto il mondo. La città più costosa al mondo, come nel 2015, è risultata essere Zurigo, seguita da Ginevra e Oslo. Completano la top five Copenhagen e New York. Nella classifica Milano è preceduta da Tokyo e addirittura è davanti a Londra, da sempre considerata una delle città più care del pianeta. Nelle dieci città più costose figurano anche Chicago ed Helsinki.

A pesare, per quanto riguarda il capoluogo lombardo, non è solo il livello dei prezzi, generalmente alto, ma anche il fatto che a questo non si associno livelli retributivi altrettanto alti. Nella classifica degli stipendi medi, difatti, mentre Zurigo figura comunque al secondo posto (in sostanza si guadagna di più, anche se la città è più costosa), Milano figura solo al 27esimo posto, dietro anche a Roma (che è in 22esima posizione). Il podio delle città in cui si guadagna di più è completato da Ginevra e Lussemburgo, rispettivamente al primo e terzo posto. Milano risulta molto indietro anche in termini di potere d'acquisto: è al 37esimo posto, anche in questo caso dietro Roma, che è in 35esima posizione. Anche in questo caso si può notare come alcune città considerate care, come Zurigo, siano più equilibrate tra i vari parametri: la città svizzera è al secondo posto per potere d'acquisto, in un podio completato da Los Angeles (al primo posto) e da Miami (al terzo). L'ultimo dato preso in considerazione dal report di Ubs è quello relativo alle ore lavorative (considerate tenendo conto della retribuzione media di 15 professione) che servono per acquistare un determinato bene: per comprare un iPhoneX a Milano servono 109 ore di lavoro, un dato che pone il capoluogo lombardo al centro della classifica, in 36esima posizione. A Hong Kong, prima in questa particolare lista, per acquistare lo stesso bene servono in media poco più di 75 ore. Anche in questo caso Roma supera, seppur di poco, Milano: è al 32esimo posto con poco più di 106 ore necessarie.

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