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Milano, dopo 8 anni chiude il circolo Ohibò: “L’emergenza sanitaria ci ha piegato”

Il circolo Arci Ohibò di Milano chiude i battenti dopo 8 anni di vita. Lo hanno comunicato su Facebook i gestori, spiegando di essere stati costretti a interrompere il contratto d’affitto per vie delle ripercussioni economiche dell’emergenza sanitaria legata al Covid-19. “Non avremmo mai voluto darvi questa notizia”. Il circolo ha ospitato concerti di artisti più e meno famosi, dj-set, spettacoli teatrali, eventi culturali e incontri.
A cura di Francesco Loiacono
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L'emergenza economica legata a quella sanitaria per il Coronavirus priva la scena musicale e culturale di Milano di un importante luogo di ritrovo. Chiude infatti i battenti il circolo Ohibò, punto di riferimento per gli spettacoli e la musica dal vivo nel capoluogo lombardo. Il circolo Arci, attivo da 8 anni in via Benaco, zona corso Lodi, ha comunicato su Facebook di dover chiudere i battenti: "L’emergenza sanitaria che ha investito tutto il mondo ci ha piegato – hanno scritto i responsabili del circolo su Facebook -. Abbiamo provato in tutti i modi a resistere, ma per noi che siamo un'associazione non profit, nonostante il canone d'affitto agevolato per la pandemia, è stato impossibile sopravvivere senza entrate e rialzarci. Ci siamo così trovati costretti a interrompere il contratto di affitto con la proprietà di via Benaco 1".

Non solo un luogo di intrattenimento, ma un rifugio

Da oggi, mercoledì 10 giugno, si può dunque considerare conclusa la storia del locale che aveva aperto 8 anni fa e nel corso del tempo ha ospitato numerosi concerti di artisti più e meno affermati (sul palco dell'Ohibò era recentemente salito anche Mahmood poco prima della sua vittoria al Festival di Sanremo), dj-set, performance teatrali e culturali, eventi e corsi. Più che un semplice locale, l'Ohibò ha rappresentato un vero e proprio luogo di incontro per i cittadini della zona 4 di Milano e tutti i milanesi: difficile che qualcuno non vi sia passato almeno una volta, anche semplicemente per usufruire del bar o del biliardo al suo interno. "Ci piace pensare che il nostro circolo sia stato non solo un luogo di intrattenimento, ma anche un rifugio in cui sentirsi a casa, uno spazio capace di dispensare energie e messaggi positivi", hanno scritto i gestori nel messaggio d'addio: "Ohibò chiude, ma rimarrà per sempre aperto nei nostri cuori". Nei prossimi giorni i gestori comunicheranno le modalità per i rimborsi dei biglietti relativi agli eventi che erano in programma.

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