Milano, contro gli aumenti dei mezzi pubblici Atm arriva il biglietto sospeso (ma è illegale)
Contro gli aumenti dei mezzi pubblici a Milano arriva il "biglietto sospeso". L'iniziativa è stata segnalata dal gruppo Facebook "Sporchi, cattivi e pendolari", che l'ha giustificata come una forma di solidarietà, in attesa di arrivare all'obiettivo (utopistico) del "costo zero" per i trasporti pubblici. Non è chiaro se sia stato lo stesso gruppo a lanciare per primo l'iniziativa, fatto sta però che ha spiegato come fare per diffonderla: "Se si prendono i mezzi per un solo viaggio o il proprio titolo è ancora valido, lo si lascia sul tornello a disposizione di chi ne abbia bisogno". Il funzionamento del "biglietto sospeso" è dunque simile a quanto accade, a Napoli e in altre città italiane, col caffè al bar: un cliente paga due caffè e ne consuma solo uno, lasciando l'altro già pagato per chi non se lo può permettere. Nel caso di Milano, invece, l'utilizzatore di un mezzo pubblico che abbia già pagato il biglietto cede quanto resta del suo titolo di viaggio (che con le nuove norme entrate in vigore lo scorso 15 luglio vale 90 minuti e consente più ingressi anche in metropolitana) a chi non può permettersi di pagare il biglietto.
Attenzione: il biglietto Atm è personale e non cedibile
Non si sa se il "fenomeno" del biglietto sospeso potrà effettivamente diffondersi su larga scala a Milano. Secondo il gruppo Facebook sì, come testimonierebbero i biglietti che iniziano ad accumularsi su alcuni tornelli della metro: "Siccome la realtà è un metro di giudizio più efficace di mille tabelle quei biglietti poggiati lì ci dicono qualcosa – hanno scritto gli "Sporchi, cattivi e pendolari" pubblicando una foto dei ticket -. Sono la dimostrazione di come molti pendolari abbiano ben presente quanto gli aumenti possano incidere sull'economia di una famiglia e sul diritto alla mobilità di ogni singola persona". C'è però un piccolo dettaglio che potrebbe ostacolare concretamente la diffusione della pratica del biglietto sospeso: si tratta, almeno secondo le regole di Atm in vigore, di una iniziativa illegale. Come si può leggere anche sul sito dell'Azienda dei trasporti milanesi, infatti, "il documento di viaggio convalidato, sia magnetico sia cartaceo, è strettamente personale e non cedibile". E chi non è in regola rischia una multa.
