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Milano, cadavere mutilato e bruciato trovato in una valigia: fermati due uomini, uno stava scappando

Due persone sono state fermate per il caso del cadavere mutilato e carbonizzato trovato sabato sera in zona Bovisasca a Milano. Si tratterebbe di due cittadini colombiani, uno dei quali è stato bloccato all’aeroporto di Malpensa mentre stava cercando di scappare. Non è ancora noto il nome della vittima, anche se si tratterebbe di un uomo: dopo essere stato ucciso e mutilato è stato chiuso in una valigia, gettato tra i rifiuti e dato alle fiamme.
A cura di Francesco Loiacono
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Svolta nel caso del cadavere trovato orrendamente mutilato e carbonizzato in zona Bovisasca a Milano. La squadra mobile del capoluogo lombardo ha fermato due persone ritenute collegate con la vicenda. Si tratterebbe di due cittadini di nazionalità colombiana, uno dei quali è stato bloccato all'aeroporto di Malpensa mentre cercava di fuggire. I due, stando alle informazioni che trapelano al momento, sarebbero venuti in Italia di proposito dalla Colombia per eseguire l'orrendo delitto. Le accuse nei loro confronti sono di omicidio e vilipendio di cadavere. Non si conosce ancora il nome della vittima, anche se è stato appurato che si tratta di un uomo. Il cadavere era stato trovato nella serata di sabato all'interno di un cassonetto nel gabbiotto dei rifiuti di un condominio in via Cascina dei Prati 25, un edificio di case popolari gestito dall'Aler. Il corpo era stato scoperto dai vigili del fuoco, chiamati a spegnere le fiamme appiccate probabilmente dagli stessi assassini nel tentativo di cancellare le tracce dell'orrendo delitto.

Il cadavere era decapitato e mutilato

Il cadavere era decapitato e mutilato: gambe e braccia erano state tagliate e gettate nel cassonetto vicino al resto del corpo, probabilmente buttato nel cassonetto all'interno di una valigia, come farebbero propendere alcuni pezzi di tessuto trovati sul cadavere. L'intervento dei vigili del fuoco aveva consentito di salvare parte del corpo dalle fiamme. Ulteriori dettagli si attendono dagli esiti dell'autopsia, eseguita nella giornata odierna dagli esperti del Labanof (Laboratorio di antropolgia forense) diretto da Cristina Cattaneo. Le indagini della squadra mobile sono state serrate fin dalla serata di sabato: nel giro di poco più di 24 ore gli investigatori diretti da Lorenzo Bucossi sono riusciti ad assicurare alla giustizia i due presunti responsabili dell'efferato delitto alla periferia Nord del capoluogo lombardo. Non si sa al momento però ancora nulla sul movente.

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