47 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

Milano, bicicletta del bike sharing Ofo usata per consegnare cibo a domicilio

Una bicicletta del bike sharing Ofo utilizzata per effettuare le consegne di cibi a domicilio. È successo ieri sera in zona Solari, a Milano. Il ragazzino delle consegne ha legato la bici con un lucchetto personale, ha consegnato il suo ordine e poi è rimontato in sella alla due ruote. È solo l’ultimo (e più veniale) esempio di utilizzo improprio delle bici in condivisione “a flusso libero”.
A cura di Francesco Loiacono
47 CONDIVISIONI
Immagine

L'ultima frontiera dell'uso improprio delle biciclette del bike sharing "a flusso libero" a Milano sono le consegne a domicilio. È successo ieri sera, in zona Solari: un ragazzo che effettua le consegne per conto di uno dei tanti servizi di "food delivery" che impazzano in città è arrivato all'indirizzo a cui doveva consegnare a bordo della sua bicicletta gialla, una delle tante del bike sharing Ofo, quelle che si possono parcheggiare ovunque (purché non siano d'intralcio e siano utilizzabili dagli altri utenti). Poi l'ha legata utilizzando un lucchetto personale, in maniera che nessuno potesse prenotarla, è salito a consegnare il cibo che gli era stato ordinato a domicilio ed è quindi rimontato in sella alla sua due ruote. Probabilmente verso una nuova destinazione in cui effettuare un'altra consegna.

Un peccato veniale, rispetto agli indecorosi esempi degli scorsi giorni

La vicenda è a metà tra spirito di adattamento e inciviltà. Il ragazzo probabilmente non possiede una bici di sua proprietà e ha quindi pensato bene di sfruttare le Ofo, che saranno gratuite ancora per qualche giorno. Di certo, il comportamento del giovane è scorretto, in quanto tra le condizioni d'utilizzo delle bici gialle è espressamente vietato di legare le bici con lucchetti che non siano quelli elettronici, che si aprono e chiudono tramite l'app quando le bici vengono noleggiate o parcheggiate. A cospetto dei tanti esempi di utilizzo improprio che si sono visti a Milano e hinterland nei giorni passati, il peccato del ragazzino delle consegne sembra però quasi veniale e fa sorridere. E difatti (Ofo ci perdonerà) siamo rimasti il più possibile vaghi, per far sì che il ragazzino non venga riconosciuto. A lui, se ci legge, l'invito in futuro a utilizzare in maniera più consona il servizio di bike sharing.

47 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views