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Metro 4, approvata la variante di progetto: meno disagi, salvati 169 alberi

È stata approvata la delibera con le modifiche al progetto della Metro 4 di Milano. Due le varianti più importanti: due talpe escavatrici saranno calate nel cantiere di piazza Tricolore, trasportando i materiali di scavo tramite nastri trasportatori. Su viale Argonne invece sarà traslato il tracciato della metro, salvaguardando i filari esterni degli alberi. Adesso la parola passa al Cipe.
A cura di F.L.
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Sono state approvate dalla giunta guidata dal sindaco Giuliano Pisapia le varianti per i cantieri della Metro 4, la nuova metropolitana di Milano. Nella delibera approvata venerdì 10 luglio sono contenute due modifiche sostanziali al progetto che riguardano l'area di calaggio delle talpe e il loro numero e la traslazione del tracciato della metro tra le stazioni Forlanini e Argonne, in maniera da salvaguardare entrambi i filari esterni degli alberi lungo il viale. Adesso la delibera con le modifiche al progetto sarà sottoposta al Cipe (Comitato intermisteriale programmazione economica).

Le modifiche, che come riporta la nota del Comune sono "frutto del confronto svolto in questi mesi con cittadini ed associazioni di categoria", sono state fatte con l'obiettivo di minimizzare l'impatto dei cantieri sia sul fronte della viabilità, del traffico del materiale di scavo e della salvaguardia degli alberi: un tema quest'ultimo su cui è molto attivo il M5S con il consigliere Mattia Calise.

La M4 sarà scavata da due talpe

La prima variante riguarda il calaggio di 2 talpe del diametro di 9,15 metri l'una nella stazione Tricolore, che verranno estratte nella stazione Solari. Inizialmente si prevedeva un’unica talpa con diametro di 6,5 metri, da calare ed estrarre nella stazione Solari. Secondo Palazzo Marino i vantaggi di questa scelta consistono nella possibilità di "smaltire la terra delle gallerie non con camion ma con nastri trasportatori" – come chiesto a suo tempo dal Comitato cittadini Solari – "e di poter ridurre gli impatti dei cantieri sulla viabilità in Lorenteggio e sul verde nelle aree Plebisciti-Indipendenza-Argonne".

I materiali di scavo prodotti tra Solari e Tricolore saranno trasferiti a est, al cantiere del Manufatto Sereni (Forlanini), con nastri trasportatori e carrelli su gomma o rotaia, attraverso una delle due gallerie di collegamento tra i cantieri. Dal Manufatto Sereni, il materiale sarà convogliato e recapitato in una nuova area di cantiere, deposito temporaneo per lo smarino, ubicata tra il Campo Logistico di via Cavriana/via Gatto ed il passante ferroviario di Forlanini. Le talpe provenienti da Tricolore verranno estratte nella stazione Solari, così come quelle di diametro più piccolo provenienti dal manufatto Ronchetto.

Salvati i filari esterni degli alberi in viale Argonne

La seconda variante approvata dalla Giunta riguarda la traslazione del tracciato tra le due future stazioni Forlanini e Argonne mediamente di circa 10 metri, resa necessaria dal riposizionamento in area più centrale della stazione Argonne. Un riposizionamento che permetterà di salvaguardare entrambi i filari esterni degli alberi lungo il viale.

Oltre a queste modifiche più importanti la delibera ne prevede altre minori, ma comunque importanti. Anche la futura stazione Indipendenza sarà spostata di 3 metri, consentendo di ridurre l’interferenza tra l’opera e le alberature. Sull’asse ovest, invece, rimarrà aperta una corsia per senso di marcia di via Lorenteggio per tutta la durata dei lavori, garantendo anche il trasporto pubblico locale. Anche lungo via Foppa sarà garantita la viabilità, mentre il cantiere della Stazione Washington – Bolivar, situato  in prossimità dell’oratorio di San Protaso, sarà ulteriormente arretrato di 10 metri.

Un grande lavoro è stato fatto infine anche per la Stazione Solari: il cantiere è spostato sostanzialmente fuori dal parco, ed è stato evitato il trasporto delle terre di scavo tramite camion, grazie appunto all'utilizzo di nastri trasportatori in galleria. Drasticamente ridotto anche l’impatto dei cantieri su via Dezza, dove verrà mantenuta la viabilità.

Salvati 169 alberi

Per quanto riguarda gli alberi, "rispetto al Progetto Definitivo approvato dal Cipe nel 2013 il Progetto Esecutivo delle cantierizzazioni ha permesso di salvaguardare 169 piante, con una diminuzione degli abbattimenti di circa il 24 per cento rispetto a quanto inizialmente previsto, soprattutto sull’asse est, sottoposto a vincolo paesaggistico, dove è stato fatto un grande lavoro di ottimizzazione su Corso Plebisciti e Viale Argonne di concerto con Regione Lombardia e Soprintendenza per i beni architettonici e paesaggistici di Milano". Una volta conclusi i lavori di costruzione della M4, l’impegno dell’amministrazione comunale è di arrivare a un aumento complessivo delle alberature attualmente presenti a Milano del 20 per cento, che si aggiungono ai 700 nuovi alberi previsti in prossimità di San Cristoforo (uno dei due capolinea, l'altro è Forlanini).

Le modifiche apportate al Progetto Definitivo non comporteranno variazioni di spesa rispetto a quanto già precedentemente approvato o di tempistiche di realizzazione della metropolitana M4, che sarà completata in 88 mesi: "Questa delibera è frutto del confronto con cittadini, comitati, associazioni di categoria e tecnici che si è svolto in questi 6 mesi con l’obiettivo di ridurre i disagi legati ai cantieri e gli impatti su traffico, smog, commercio e verde – ha detto l’assessore alla Mobilità e ambiente Pierfrancesco Maran -. Ora andiamo avanti con l’opera che va realizzata negli 88 mesi previsti, anche perché i milanesi non vedono l’ora di realizzarla".

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