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Mense scolastiche negate ai bimbi migranti a Lodi: ricorso del Comune contro la condanna

Il sindaco di Lodi Sara Casanova ricorrerà alla Corte di Appello di Milano contro la sentenza di primo grado che aveva obbligato il Comune a modificare il regolamento di accesso alle prestazioni sociali agevolati in modo che i cittadini non facenti parte dell’Unione Europea avessero diritti pari agli altri. Il caso è sempre quello delle mense scolastiche negate ai bimbi figli di cittadini migranti.
A cura di Valerio Papadia
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La protesta delle famiglie straniere a Lodi (foto del Coordinamento uguali doveri via Facebook)
La protesta delle famiglie straniere a Lodi (foto del Coordinamento uguali doveri via Facebook)

Secondo il sindaco di Lodi Sara Casanova non c'è stata alcuna discriminazione. Ecco perché il Comune ricorrerà alla Corte di Appello di Milano contro la sentenza di primo grado che, lo scorso dicembre, ha condannato l'amministrazione comunale a modificare il regolamento di accesso alle prestazioni sociali agevolate di modo che, anche i cittadini che non rientrano nell'Unione Europea, possano avere gli stessi diritti degli altri. Il caso di riferimento è sempre quello che fece esplodere la polemica nell'ottobre del 2018: le mense scolastiche negate ai bambini figli di immigrati, ai quali fu negato l'accesso e i cui genitori dovettero provvedere autonomamente per il pranzo.

Il giudice Nicola Di Plotti del Tribunale di Milano, lo scorso dicembre, condanno il Comune di Lodi, guidato dalla sindaca leghista Sara Casanova, a modificare il regolamento, giudicato discriminatorio. Come già annunciato dopo la sentenza dalla prima cittadina, l'amministrazione ha deciso di ricorrere in Appello dal momento che, secondo la sindaca, non è stata operata discriminazione di alcun tipo nei confronti dei bimbi figli di immigrati.

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