Meningite, torna a casa il ragazzo di 16 anni di Castelli Calepio: nella Bergamasca 14.500 vaccini
Arrivano buone notizie dall'ospedale di Bergamo, il Papa Giovanni XXIII: il ragazzo di 16 anni ricoverato sabato 4 gennaio per un'infezione da meningococco di tipo B è stato infatti dimesso ed è tornato a casa. Il giovane, originario di Castelli Calepio, paese che dista appena cinque chilometri da Villongo, comune in cui è "nato" il caso meningite sull'Iseo con ben tre casi registrati, di cui uno fatale, era arrivato all'ospedale bergamasco con febbre alta e problemi respiratori ed era stato ricoverato con una certa urgenza in terapia subintensiva.
Continuano le vaccinazioni nella zona
È stato il quinto caso dei sei sinora appurati di infezione da meningococco nell'area del lago d'Iseo, l'unico di tipo B. In due circostanze l'infezione batterica si è rivelata letale. Tornato a casa per completare la convalescenza, il giovane ha superato il peggio e ora necessiterà di un ulteriore periodo di riposo per riprendersi al meglio dalla brutta esperienza. Per far fronte all'emergenza, che ha attirato anche l'attenzione del ministro della Salute Roberto Speranza, sono iniziate le vaccinazioni in tutta la zona a cavallo tra la Bergamasca e il Bresciano. In provincia di Bergamo hanno già toccato quota 14.500, mentre nei comuni in provincia di Brescia sono poco meno. Tra gli istituti che hanno ricevuto i vaccini, non risulta ancora presente l'istituto scolastico Falcone di Palazzolo, scuola frequentata dal ragazzo di 16 anni appena dimesso dall'ospedale.
Due giorni fa il sesto caso sul lago d'Iseo
È di appena due giorni fa la notizia del sesto caso di sepsi nella zona del lago d'Iseo. A patire le conseguenze dell'infezione è stato il marito di Marzia Colosio, la donna di Predore scomparsa a inizio anno e che aveva a sua volta contratto la malattia. La donna di 48 anni è spirata nel giro di un paio di giorni: si era sentita male a Capodanno, è stata ricoverata il giorno successivo ed è scomparsa il 3 gennaio. Da subito furono avviate le profilassi per parenti e amici che le erano vicini ma evidentemente sul marito della 48enne non avevano sortito gli effetti desiderati. Le sue condizioni sono comunque migliorate e l'uomo non è grave.