Meningite sul lago d’Iseo, il ministro della Salute Speranza: “C’è focolaio, ma con numeri limitati”
Dopo l'intenso mese vissuto dai paesi in provincia di Bergamo sul lago d'Iseo, dove sono stati registrati almeno cinque casi di meningite, sono state avviate tutte le precauzioni del caso avviando profilassi e campagna vaccinale che hanno raggiunto circa settemila persone. Dopo il primo caso a Villongo, ne sono seguiti altri nello stesso paese, uno a Predore e un altro a Castelli Calepio, dove un ragazzo di 16 anni si è sentito male ed è stato ricoverato all'ospedale Papa Giovanni Paolo XXIII di Bergamo: le sue condizioni sembrerebbero in leggero miglioramento. Dopo l'ultima segnalazione, si era diffusa la voce di una caccia ad un portatore sano smentita dall'assessore regionale al Welfare Giulio Gallera: "Tale indagine non ha efficacia per contenere l'infezione; l'unico intervento utile per prevenire i casi è la vaccinazione di cui è in corso la campagna straordinaria".
Il ministro Speranza: "C'è un focolaio ma lavoriamo per limitarlo"
E a proposito del caso che sta tenendo banco nelle cronache locali lombarde, si è espresso anche il ministro della Salute Roberto Speranza che, dopo aver parlato della sicurezza nei pronto soccorso italiani, ai microfoni di Radio Capital ha dichiarato: "C'è un focolaio nel territorio al confine fra Bergamo e la provincia di Brescia, ma con numeri limitati, parliamo di poche unità, e un’attenzione molto seria che sia la Regione Lombardia che l’Istituto superiore di sanità che tutte le altre istituzioni a partire dai comuni stanno mettendo in campo". A sostegno dell'impegno delle istituzioni coinvolte, il ministro ha ribadito che "c'è un lavoro serio che in queste ore sta limitando la portata di quest'evento".