Matteo Salvini ci ricasca: espone alla gogna social una ragazza che lo contestava a Milano
Il ministro Matteo Salvini, o per meglio dire chi gestisce la sua comunicazione social, ci ricasca. Esponendo alla gogna mediatica una ragazza colpevole di aver contestato il vice presidente del Consiglio e ministro dell'Interno (colui che dovrebbe preoccuparsi della sicurezza di tutti gli italiani) durante la manifestazione di sabato 2 marzo a Milano. Erano in circa 250mila nel capoluogo lombardo a sfilare per la marcia "People: prima le persone", uno slogan che parafrasava, ribaltandolo, il "prima gli italiani" a cui Salvini ha improntato le sue politiche e la sua campagna elettorale permanente.
Tra le centinaia di migliaia di persone c'era anche Giulia: la ragazza era su un carro dei "Sentinelli di Milano", associazione che si batte contro le discriminazioni. Giulia durante la manifestazione ha esposto un cartello con la scritta "Meglio buonista e puttana che fascista e salviniana". Un cartellone che riprende molti degli insulti che i sostenitori di Salvini (o per lo meno coloro che lo seguono sui suoi profili social), rivolgono di norma agli "avversari" e soprattutto alle "avversarie" politiche del ministro. Salvini (o chi per lui) ha ripreso la foto di Giulia col cartello pubblicandola sul proprio profilo Facebook, accompagnata dalla scritta: "Che gentil signora" e l'immancabile "faccina" (gli smiley di cui Salvini fa un massiccio utilizzo nella sua comunicazione).
Non è la prima volta che Salvini espone delle persone alla gogna social
È bastato questo per scatenare la gogna contro la ragazza: centinaia i commenti in cui i fan di Salvini insultano la ragazza in maniera più o meno pesante, il tutto a pochi giorni dalla Festa della donna. Tanti, per fortuna, anche quelli che difendono la ragazza ma soprattutto sottolineano l'assurdità che un ministro dell'Interno possa esporre una cittadina a tali insulti, solleticando la parte peggiore dei suoi follower. Non è purtroppo una novità: la "Bestia", il sistema social di Salvini oggetto anche di un'inchiesta da parte di Sandro Ruotolo, si alimenta anche e soprattutto in tale maniera. Ed era già successo in passato che Salvini "gettasse in pasto" ai suoi sostenitori chi non la pensava come lui: ne aveva fatto le spese tra gli altri Raffaele Ariano, il ricercatore universitario che lo scorso agosto aveva segnalato un annuncio razzista verso i rom diffuso su un treno regionale lombardo e che per questo era stato "additato" da Salvini ai propri fan, ricevendo una valanga di insulti. Sorte simile era toccata a novembre a una ragazzina minorenne: anche la sua foto era finita (senza essere oscurata) sulle pagine social del ministro.
La denuncia dei Sentinelli di Milano: È una cosa inaudita
E ne aveva fatto le spese anche la stessa Giulia. Come spiegato proprio dai Sentinelli, infatti, la ragazza già in passato, per aver mostrato un cartello con la scritta "migranti non lasciateci soli con i fascisti" durante una manifestazione dopo la tentata strage razzista di Macerata, era già finita additata da Matteo Salvini sulla sua bacheca Facebook: "A Giulia arrivò addosso di tutto, dagli insulti sessisti a vere e proprie minacce di violenza fisica – spiegano i Sentinelli su Facebook. Il portavoce dell'associazione, Luca Paladini, sul social network prosegue con un duro attacco al ministro: "Non ho memoria dal dopoguerra in poi, di un solo Paese dell'Europa Occidentale con una figura che messa a tutela della sicurezza di tutti noi, impegna il suo tempo a mettere in una situazione di pericolo chi non la pensa come lui. È una cosa inaudita. Siamo tutti con Giulia".