Mantova, mamma licenziata mentre è in congedo per il figlio disabile: il giudice dà ragione all’azienda

Il suo caso aveva destato scalpore: parliamo di Veronica Piras, mamma di Castiglione Mantovano (in provincia di Mantova) che era stata licenziata dalla sua azienda (la Consulmarketing di Milano), mentre era in congedo per assistere il figlio disabile e bisognoso di continua assistenza. Il caso della donna, che secondo i suoi legali era uno di quelli in cui sarebbe stato applicabile l'articolo 18 dello Statuto dei lavoratori, ieri è finito davanti a un giudice del lavoro di Mantova. Che, però, ha dato ragione all'azienda: non si è trattato di un licenziamento individuale ma di un provvedimento collettivo dovuto allo stato di crisi aziendale, ha sentenziato il tribunale. Veronica non è l'unica ad essere rimasta a casa: il suo destino è comune a quello di altri 349 lavoratori, nell'ambito di una procedura di licenziamento collettivo.
La mamma licenziata ha accettato la proposta di conciliazione
In più, un altro punto su cui i legali della Uil a cui la donna si era rivolta avevano detto di voler puntare, e cioè il mancato ricevimento della lettera di licenziamento, si è rivelato infondato. L'azienda ha infatti dimostrato di aver spedito la raccomandata contenente la lettera di licenziamento, che probabilmente è rimasta in giacenza. Veronica non è dunque stata reintegrata dall'azienda: alla 33enne, il cui figlio è affetto da atrofia muscolare spinale (Sma), non è rimasto altro da fare che accettare la proposta di conciliazione fatta dall'azienda. L'importo offerto non può essere reso noto per questioni legate a un patto di riservatezza.