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Manager trovato cadavere a Milano, irreperibile l’affittuaria dell’appartamento

Risulta irreperibile l’affittuaria dell’appartamento in cui è stato ritrovato il cadavere di Enrico Maccari, il manager svizzero scomparso la notte di Natale. Il bilocale in cui è avvenuto il ritrovamento, in via Fratelli Pozzi a Milano, è intestato a una trans di origini colombiane.
A cura di Francesco Loiacono
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Emergono ulteriori particolari sul ritrovamento del cadavere di Enrico Maccari, il dirigente d'azienda scomparso la notte di Natale e ritrovato morto in un appartamento a Milano. Il bilocale in via Fratelli Pozzi, zona Gorla, dove il corpo di Maccari è stato ritrovato ieri, era affittato a una donna trans di origini colombiane che risulta al momento irreperibile. A riportarlo è Gianni Santucci sul "Corriere della sera". Fin da subito, come scritto anche ieri su Fanpage.it, si era capito che la chiave per scoprire cosa è accaduto al 55enne di Giubiasco, frazione di Bellinzona, in Svizzera, fosse individuare la persona che probabilmente si trovava con lui all'interno dell'appartamento in cui è morto. Se per un malore o per un'altra causa (ad esempio qualche sostanza pericolosa ingerita) lo si saprà non appena saranno resi noti gli esiti dell'autopsia. Al momento, si sa solo che il cadavere di Maccari non presentava all'esterno segni evidenti di violenza.

La persona che era con Maccari potrebbe essere fuggita per paura

L'affittuaria del bilocale da giorni non rispondeva alle telefonate degli amici. Gli stessi che nella tarda mattinata di ieri sono entrati nell'appartamento – avevano una chiave perché un'altra amica aveva abitato in quella casa – per prendere uno zaino, e si sono trovati di fronte il cadavere del manager svizzero. Sono stati loro ad avvertire la polizia, che adesso indaga sulla vicenda. Una delle ipotesi al vaglio degli investigatori è che la persona che si trovava con Maccari al momento della sua morte – non si sa se la trans colombiana o un'altra – dopo l'improvviso decesso dell'uomo si sia spaventata e abbia deciso di chiudere casa (all'interno era tutto sbarrato) e di fuggire: nessuna ipotesi è però al momento esclusa. Molto probabilmente la morte risale a pochi giorni dopo la scomparsa dell'uomo, che non dava più sue notizie dalla notte del 25 dicembre: i suoi due cellulari risultavano irraggiungibili e la sua auto aziendale era stata trovata lo scorso 29 dicembre, parcheggiata proprio nei pressi dell'appartamento in cui, alcuni giorni dopo, è stato trovato il cadavere del manager.

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