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Mal di sushi: due ristoratori a processo per la diffusione della ‘sindrome sgombroide’

Mal di sushi: le prime richieste di condanna per i ristoratori che vendevano pesce crudo con valori di istamina troppo alti, provocando la ‘sindrome sgombroide’ ai propri clienti.
A cura di Valerio Renzi
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La procura di Milano ha chiesto la condanna per due ristoratori, un italiano e un cinese, per aver servito ai propri clienti pesce crudo mal conservato, provocando così una un'intossicazione da ‘sindrome sgombroide', che provoca mal di testa, nausea e rossore della pelle e del viso. Questo il primo risultato dell'inchiesta sul così detto ‘mal di sushi', avviata dopo l'impennata di ricoveri dovuti a intossicazioni alimentari da pesce, andata di pari passo con la diffusione di ristoranti di sushi ‘all you can eat'. I titolari dei ristoranti, secondo quanto riportato da la Repubblica, potrebbero essere condannati ad una multa tra i 1500 e i 2500 euro.

Nel primo caso, in un locale del centro, sarebbe stato servito "hamburger di tonno fresco che risultavano contenere valori di istamina superiore al limite di legge"; nel secondo caso invece, in un locale in zona Porta Romano, è stato trovato "un filone di tonno pinne gialle congelato del peso di 4 chilogrammi", con valori di istamina superiori alla norma, pronto per diventare sushi e sashimi.

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