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Lodi, il metal detector è guasto: donna entra in tribunale col coltello per uccidere il pm

Una 38enne originaria di Nola, in Campania, martedì si è recata al tribunale di Lodi riuscendo a entrare con un coltello grazie al metal detector guasto. La donna ha detto che voleva uccidere il magistrato che si stava occupando di una denuncia che la riguardava: è stata bloccata dai carabinieri e arrestata.
A cura di Francesco Loiacono
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Una donna di 38 anni, Maria Rosa Capasso, è stata arrestata martedì a Lodi dopo essere entrata in tribunale con un coltello di 32 centimetri nella borsa. La donna, originaria di Nola, in Campania, e con dei problemi psichici, era arrivata nella città lombarda per incontrare il sostituto procuratore Alessia Menegazzo per una denuncia su presunte irregolarità nell'assegnazione di un posto a scuola, dove la 38enne lavora. Agli agenti che l'hanno bloccata mentre aggrediva con calci e pugni l'assistente della Menegazzo e lo stesso magistrato, avrebbe detto: "Volevo ucciderla".

Nel tribunale della città lombarda poteva insomma ripetersi una tragedia simile a quella avvenuta a Milano lo scorso 9 aprile, quando Claudio Giardiello uccise a colpi di pistola tre persone. Anche a Lodi a finire nel mirino delle critiche la sicurezza del palazzo di giustizia: la 38enne è infatti riuscita a entrare con il coltello perché il metal detector all'ingresso del tribunale è rotto da sei mesi.

La vicenda

Maria Rosa Capasso è arrivata a Lodi martedì di prima mattina da Nola, in provincia di Napoli. Ha superato i controlli di sicurezza con il coltello nella borsa e ha atteso nell'androne del tribunale che aprisse la segreteria della Menegazzo. Per sua fortuna il magistrato non era nella sua stanza: la 38enne ha perso la pazienza, chiedendo insistentemente alla sua assistente di farla entrare e poi aggredendola a calci e pugni. A quel punto è arrivata anche il magistrato, che ha ricevuto un pugno nella colluttazione. Per riportare la calma sono intervenuti polizia giudiziaria e carabinieri, il cui intervento è stato fondamentale: i militari hanno bloccato la donna mentre stava frugando nella borsa, in cerca dell'arma. Solo allora ci si è resi conto che la Capasso aveva con sé un coltello.

Adesso la 38enne, per cui quella denuncia per una vicenda che forse non aveva neanche rilievi penali era diventata un cruccio, è a Lodi in attesa della convalida dell'arresto per resistenza, lesioni aggravate dalla premeditazione, porto abusivo d'arma e danneggiamento. Infuriano intanto le polemiche sul metal detector rotto da sei mesi: "Siamo indignati e amareggiati – ha detto il procuratore capo di Lodi, Vincenzo Russo -. Continuiamo a fare il nostro lavoro con l'impegno di sempre. Vorremmo che altri nel loro ambito ci mettessero lo stesso impegno".

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