Salgono a 16 gli episodi di contagio da Coronavirus in Lombardia. In Veneto due, uno dei quali è poi deceduto: si tratta di Adriano Trevisan, 77 anni. Il primo ricoverato è stato un 38enne di Codogno, nel Lodigiano, che è risultato positivo al virus insieme alla moglie. L'uomo è ricoverato all'ospedale di Codogno, la donna al Sacco di Milano. A loro si sono poi aggiunte inizialmente altre tre persone presentatesi con polmonite all'ospedale di Codogno. Nel corso della conferenza stampa del pomeriggio a Palazzo Lombardia, è stato comunicato che il numero di contagiati in tutta la Lombardia era salito a 14. In serata il quindicesimo caso, poi il 16esimo a Cremona. Soppresse le fermate dei treni a Codogno, Maleo e Casalpusterlengo. L'interdizione delle fermate nei mezzi pubblici è tra le misure previste dall’ordinanza emessa da Regione Lombardia e dal ministero della Salute per i dieci comuni del focolaio. Le persone in quarantena saranno ospitate all'ospedale militare di Baggio, a Milano, e negli alloggi dell'aeronautica militare a Piacenza.
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Coronavirus, il premier Conte: "Quarantena obbligatoria per chi è stato a contatto con contagiati"
Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte, attualmente a Bruxelles per il consiglio europeo, ha risposto alle domande dei giornalisti sui nuovi casi di Coronavirus in Lombardia. "Si è appena riunito il Comitato tecnico scientifico istituito dal ministro Speranza – ha chiarito Conte- Abbiamo certificato i tre nuovi casi. Il ministro ha appena adottato una nuova ordinanza, che dispone la quarantena obbligatoria per chi è venuto a contatto con i pazienti certificati positivi. Predisposta anche la sorveglianza attiva, un contatto costante con i medici, ma con una domiciliazione fiduciaria di 14 giorni".
Coronavirus: smentito il possibile contagio nel locale di Milano
Secondo le prime ricostruzioni il 38enne di Castiglione d'Adda avrebbe contratto il Coronavirus nel corso di una cena con un amico da poco rientrato dalla Cina. Durante la conferenza stampa in regione Lombardia è stata smentita l'indiscrezione secondo cui il contagio poteva essere avvenuto in un ristorante di Milano.
Coronavirus in Lombardia, il premier Conte: "Livello di massima precauzione "
Dopo gli episodi di contagio da Coronavirus in provincia di Lodi, da Bruxelles ha parlato anche il presidente del Consiglio Giuseppe Conte: "Siamo già a livello di massima precauzione. Da subito abbiamo adottato una linea di massima precauzione, questo ci consente di scacciare via qualsiasi allarmismo sociale e qualsiasi panico. Dovete fidarvi delle indicazioni ufficiali del ministero della Salute".
Coronavirus in Lombardia: procedura di emergenza nell'azienda in cui lavora il 38enne contagiato
L'Unilever di Casalpusterlengo, azienda in cui lavora il 38enne risultato positivo al test sul Coronavirus, ha attivato le procedure di emergenza per prevenire e accertarsi che non ci siano altri casi di contagio. Si stanno già eseguendo le prime analisi sui dipendenti.
Coronavirus: il 18 febbraio il primo ingresso al pronto soccorso del 38enne ricoverato
Da quanto risulta il 38enne di Castiglione d'Adda risultato positivo al test sul Coronavirus sarebbe entrato per la prima volta al pronto soccorso nella giornata di martedì 18 febbraio, per poi essere dimesso dopo alcune ore. Il giorno successivo l'uomo si è ripresentato al pronto soccorso in preda a una crisi respiratoria. L'aggravarsi delle condizioni di salute dell'uomo hanno messo in allerta i medici, che quando hanno appreso della cena con l'amico rientrato da poco dalla Cina, hanno subito eseguito le analisi necessarie e constatato il contagio del 38enne, ora ricoverato in prognosi riservata a Codogno.
Coronavirus, il presidente dei medici di Lodi: "Siamo bombardati di telefonate e non abbiamo le mascherine"
Nel lodigiano sale l'apprensione dopo i casi di contagio da Coronavirus. Il presidente dell'Ordine dei Medici chirurghi e odontoiatri della provincia di Lodi Massimo Vajani, intervistato dall'Adnkronos, ha dichiarato:"Da questa mattina siamo bombardati dalla chiamate dei colleghi medici di famiglia che sono allarmati per i casi positivi di coronavirus e vogliono sapere che cosa devono fare. Ora ad esempio devo andare a visitare una ragazza con febbre e non ho la mascherina, nessuno ci ha dotato di questi strumenti. Ancora non so nulla di preciso – aggiunge Vajani – quando ci fu il pericolo Sars furono distribuite anche a noi le mascherine. Aspettiamo che qualcuno dalla prefettura ci convochi per capire il da farsi".
Coronavirus: strutture militari a disposizione per eventuali quarantene
Il ministero della Difesa apre alla possibilità di mettere a disposizione strutture militari per eventuali esigenze legate alla tutela e la salvaguardia della salute dei cittadini. Dopo i casi di contagio da Coronavirus nel lodigiano infatti, le strutture della Difesa potrebbero rivelarsi utili come luoghi di quarantena per i pazienti postivi al virus.
Coronavirus in Lombardia: la Regione invita i cittadini di Codogno e Castiglione a stare a casa
Aumenta l'allerta precauzionale dopo i casi di Coronavirus nel lodigiano. La Regione Lombardia, tramite una nota dell'assessore alla salute Giulio Gallera, ha invitato: "Tutti i cittadini di Castiglione d'Adda e di Codogno, a scopo precauzionale, a rimanere in ambito domiciliare e ad evitare contatti sociali".
Coronavirus in Lombardia: altri possibili 5 contagiati
Cresce il numero dei possibili contagi da Coronavirus nel lodigiano. Da quanto risulta sono almeno cinque le persone che in queste ore presentano sintomi da coronavirus.
Coronavirus in Lombardia: la donna contagiata è incinta
È risultata positiva al test del Coronavirus anche la moglie del 38enne ricoverato in gravi condizioni all'ospedale di Codogno. Da quanto risulta la donna, che è attualmente ricoverata in isolamento all'ospedale Sacco di Milano, è al settimo mese di gravidanza.
Coronavirus in Lombardia: 60 persone in quarantena
Dopo i primi casi di Coronavirus registrati in Lombardia circa 60 persone saranno poste in quarantena. Lo riferisce l'agenzia di stampa Ansa, secondo cui sono 60 le persone entrate in contatto con il 38enne ricoverato a Codogno in gravi condizioni. Non è ancora stato definito dove trascorreranno il periodo in quanrantena, se in una struttura ad hoc o nelle proprie abitazioni.
Coronavirus: in isolamento i famigliari del 38enne ricoverato a Codogno
Sono stati messi tutti in isolamento i famigliari del 38enne contagiato dal Coronavirus, e ricoverato all'ospedale di Codogno. Lo ha detto l'assessore Gallera a RaiNews: "Abbiamo già ricostruito sia i contatti dei medici, degli infermieri, dei familiari più stretti a cui abbiamo già fatto i tamponi. Sono già stati messi tutti in isolamento o chiamati a stare in isolamento al loro domicilio. La moglie, i genitori". Gallera ha aggiunto che "la macchina quindi si è mossa con rapidità. Oggi siamo sul suo posto di lavoro" per fare "i tamponi a tutti i suoi colleghi".
Coronavirus, altri due contagiati: una è la moglie del 38enne ricoverato a Codogno
Altre due persone sarebbero state contagiate dal Coronavirus. Secondo quanto apprende l'agenzia Ansa, una è la moglie del 38enne ricoverato a Codogno nel Lodigiano. La donna risulta essere stata ricoverata all'ospedale Sacco di Milano. Al Sacco anche un’altra persona che si è presentata spontaneamente sempre all'ospedale Sacco con febbre alta e difficoltà respiratorie. Sempre al Sacco, centro di riferimento per il Coronavirus in Lombardia, è ricoverato anche il collega del 38enne rientrato dalla Cina con cui ha cenato a inizio febbraio l'italiano positivo al Coronavirus ricoverato all'ospedale di Codogno. L'assessore al Welfare della Lombardia Giulio Gallera ha detto ai microfoni di Rainews che l'uomo è in isolamento.
Coronavirus, primo contagio in Lombardia: non è stato di recente in Cina
C'è il primo caso di contagio da Coronavirus Covid-19 in Lombardia. Si tratta di un 38enne attualmente ricoverato in terapia intensiva, in prognosi riservata, all’ospedale Sacco di Milano. L'uomo si è presentato giovedì al pronto soccorso del nosocomio di Codogno (Lodi) con sintomi di insufficienza respiratoria.Il personale medico, seguendo il protocollo, ha immediatamente effettuato i test e i risultati, purtroppo, hanno confermato il contagio.
Non è stato in Cina
Ora le autorità sanitarie stanno ricostruendo i suoi spostamenti negli ultimi giorni per capire come sia venuto a contatto col virus di Wuhan e se abbia potuto eventualmente trasmetterlo. Stando alle prime informazioni, non sarebbe stato in Asia di recente, ma è andato a cena con un amico che era da poco rientrato dalla Cina.
Il comunicato
"Un 38enne italiano è risultato positivo al test del coronavirus. Sono in corso le controanalisi a cura dell’Istituto Superiore di Sanità – si legge nel comunicato stampa diffuso dall’Assessore al Welfare della Regione Lombardia Giulio Gallera -. L’uomo è ricoverato in terapia intensiva all’ospedale di Codogno i cui accessi al pronto soccorso e le cui attività programmate, a livello cautelativo, sono attualmente interrotti. Le persone che sono state a contatto con il paziente sono in fase di individuazione e sottoposte a controlli specifici e alle misure necessarie".