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Legnano, arrestati sindaco Fratus e due assessori. Il consigliere “dissidente”: “Ce lo aspettavamo”

“Ci aspettavamo questo epilogo, ma non certo queste accuse”. Così Antonio Guarnieri, ex consigliere comunale “dissidente” di Legnano espulso dalla Lega, commenta l’arresto del sindaco del Carroccio Gianbattista Fratus e di due assessori. “Sosteniamo da mesi che ci siano tante questioni poco chiare e poco limpide nell’amministrazione”, dice Guarnieri, che poi aggiunge: “Mi dispiace per la Lega”.
A cura di Francesco Loiacono
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Il sindaco di Legnano, Giambattista Fratus (Facebook)
Il sindaco di Legnano, Giambattista Fratus (Facebook)

Terremoto politico-giudiziario a Legnano: la guardia di finanza ha arrestato il sindaco leghista Gianbattista Fratus, il vicesindaco di Forza Italia Maurizio Cozzi e l'assessore ai Lavori pubblici Chiara Lazzarini. Pesanti le accuse: turbata legalità degli incanti, turbata libertà di scelta del contraente e corruzione elettorale. I dettagli dell'operazione "Piazza pulita", coordinati dalla procura della Repubblica di Busto Arsizio, devono ancora essere resi noti. Ma a Legnano, cittadina del Milanese già al centro da mesi di tensioni a livello politico, c'è chi si aspettava in qualche maniera che la giustizia bussasse alla porta dell'amministrazione: "Ci aspettavamo questo epilogo, ma non certo queste accuse", commenta a Fanpage.it Antonio Guarnieri, ex consigliere comunale "dissidente" che assieme alla metà dei consiglieri lo scorso 29 marzo aveva cercato di far cadere la giunta Fratus.

Da mesi sosteniamo ci siano questioni poco chiare

"Sosteniamo da mesi che ci siano tante questioni poco chiare e poco limpide nell'amministrazione – ha spiegato Guarnieri, espulso dalla Lega proprio in seguito alla decisione di sfiduciare il sindaco Fratus -. Abbiamo cercato di chiedere spiegazioni e dato le dimissioni, cercando di far cadere una giunta che non sta lavorando nell'interesse della città. Abbiamo segnalato difformità, chiesto un confronto pubblico su dei temi che ci è stato negato", aggiunge Guarnieri, che però è rimasto sorpreso dai capi d'accusa "pesanti" e che "non riguardano le vicende oggetto della nostra battaglia politica". Tra le persone arrestate dalla guardia di finanza c'è anche l'assessore Chiara Lazzarini: era stato proprio il suo subentro al posto di Laura Venturini a far precipitare la situazione a Palazzo Malinverni. Lazzarini è finita ai domiciliari, come il sindaco Fratus, mentre il vicesindaco Cozzi è in carcere.

Fratus è il primo leghista coinvolto nella "nuova Tangentopoli lombarda"

Fratus è il primo esponente leghista a essere coinvolto in quella che molti stanno definendo la "nuova Tangentopoli lombarda", partita la scorsa settimana con l'inchiesta della Direzione distrettuale antimafia di Milano che ha portato a 43 arresti tra politici (tra cui i due big di Forza Italia Pietro Tatarella e Fabio Altitonante) e imprenditori e oltre una novantina di indagati (tra cui l'eurodeputata di Forza Italia Lara Comi e il presidente di Confindustria Lombardia Marco Bonometti). "Mi dispiace per la Lega – dice adesso Guarnieri, espulso dal partito – tutto quello che ho fatto non l'ho mai fatto per nuocere al movimento. Ho sempre pensato che l'attuale sindaco non abbia mai agito per conto della città e della Lega e abbia agito sempre in funzione di Forza Italia e del vicesindaco Cozzi. Il fatto che il sindaco sia implicato in queste vicende giudiziarie è un duro colpo per il Carroccio".

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