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Legionella a Brescia: morta una donna di 51 anni, aperta una nuova inchiesta

Una donna di 51 anni, residente nel Bresciano, è deceduta martedì sera agli Spedali civili. Il decesso sarebbe stato causato dal batterio della legionella. La procura ha aperto un’inchiesta, disponendo l’autopsia. Si tratta di un fascicolo separato rispetto all’inchiesta per epidemia colposa che riguarda centinaia di casi di polmonite batterica tra le province di Brescia e Mantova, una cinquantina dei quali causati dalla legionella. Su questi casi non è ancora stata fatta chiarezza.
A cura di Redazione Milano
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La legionella torna a far paura nel Bresciano dopo le centinaia di casi che si sono registrati all'inizio di settembre. Una nuova inchiesta è stata aperta dalla procura di Brescia dopo il decesso di una donna di 51 anni, avvenuto martedì sera. La vittima era residente a Provaglio d'Iseo, un comune del Bresciano che si trova fuori dalla "zona rossa" nella quale si sono concentrati i casi a inizio settembre (che hanno riguardato anche la provincia di Mantova). Il decesso della donna è trattato separatamente dalla magistratura rispetto all'inchiesta aperta per epidemia colposa e che riguarda tutti gli altri casi. La 51enne, secondo quanto riportano alcuni giornali locali, era già malata di tumore: avrebbe trascorso il Ponte di Ognissanti in vacanza a Salsomaggiore e dopo il suo ritorno è stata ricoverata per una sospetta legionellosi agli Spedali Civili, dove è deceduta. Adesso sulla salma della 51enne sarà eseguita l'autopsia, che dovrà accertare la tipologia del batterio e aiutare a capire dove possa averlo contratto.

Su un altro binario procede l'inchiesta del pubblico ministero Maria Cristina Bonomo per epidemia colposa. Ad oggi non è ancora chiaro cosa abbia provocato le centinaia di casi di polmoniti batteriche (ad oggi sono oltre 800) che si sono verificati nella Bassa Bresciana e in provincia di Mantova a partire da inizio settembre. Solo in una cinquantina di questi casi la causa della polmonite è stata individuata nel batterio della legionella (la polmonite è difatti uno dei sintomi più gravi della legionellosi, ma può essere causata anche da altri fattori). Si attendono ancora gli esiti di alcuni esami in corso presso i laboratori dell'Istituto superiore di sanità che dovranno verificare la compatibilità tra il tipo di batteri trovati nei malati e quelli che sono stati individuati nel territorio in cui si è verificata l'epidemia. Il 10 dicembre dovrebbe arrivare una relazione finale che, si spera, aiuterà a fare chiarezza su tutta la vicenda, definita dallo stesso Iss una "epidemia unica al mondo".

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