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L’autista del pullman: “La polizia ha distrutto la porta e ha colpito i tifosi dell’Atalanta”

Proseguono le polemiche su quanto accaduto dopo la partita di Coppa Italia tra Fiorentina e Atalanta, con gli scontri tra polizia e tifosi su un pullman atalantino. Un episodio su cui il ministro dell’Interno Matteo Salvini ha detto che sarà fatta chiarezza. Fanpage ha ascoltato il racconto di uno dei tifosi nerazzurri e dell’autista di uno dei pullman, che dice: “La polizia ha distrutto la porta anteriore di un bus per entrare dentro e poi colpire le persone”.
A cura di Francesco Loiacono
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Non si placano, soprattutto a Bergamo, le polemiche per quanto accaduto la sera di mercoledì 27 febbraio dopo la semifinale di Coppa Italia tra Fiorentina e Atalanta. Durante il viaggio di ritorno verso Bergamo, i tifosi dell'Atalanta sono stati fermati poco prima del casello dell'autostrada di Firenze Sud dalla polizia di Stato che li stava scortando fuori città insieme alla Digos e ai Carabinieri. Gli agenti, in divisa antisommossa, hanno divelto le porte del pullman che guidava la "colonna" dei tifosi bergamaschi e sono saliti a bordo. Sul bus avrebbero iniziato a manganellare senza distinzione i tifosi. Trenta i supporter bergamaschi refertati al pronto soccorso, ma ci sono stati contusi anche nelle fila delle forze dell'ordine. Non è ancora chiaro il motivo dell'intervento degli agenti: una versione ufficiale da parte della questura di Firenze non è ancora pervenuta e sulla vicenda, dopo le sollecitazioni giunte da più parti (dal sindaco Giorgio Gori al deputato bergamasco della Lega Daniele Belotti, fino alla stessa società calcistica dell'Atalanta), anche il ministro dell'Interno Matteo Salvini ha detto che si stanno facendo tutte le verifiche del caso.

I racconti di un tifoso atalantino e del conducente di un pullman

Fanpage.it ha ascoltato il racconto di uno dei tifosi bergamaschi coinvolti nella vicenda e soprattutto di uno degli autisti del bus, persona che si può considerare "terza" rispetto alle due parti in causa. L'autista del pullman è Massimiliano Dieni: guidava il secondo bus della colonna dei tifosi bergamaschi. Il suo racconto parte da pochi metri prima del casello autostradale di Firenze sud: "Eravamo sempre scortati dalla Digos, dalla polizia, dai carabinieri, dalle forze dell'ordine in generale. Sono stato superato da un furgone della polizia di Stato e questo furgone d'un tratto ha accostato al pullman di testa, si è accostato sul lato sinistro. (Il furgone, ndr) Viaggiava con le porte aperte con dei poliziotti appesi con indumenti antisommossa. Ho notato che hanno bloccato il pullman, hanno parlato con l'autista che si è fermato. Tutto a un tratto questi sono usciti dal furgone e si sono schiantati contro il pullman, contro le porte".

La polizia sale sul pullman e comincia a colpire tutti i ragazzi

A questo punto ciò che sarebbe accaduto viene raccontato da Valo, tifoso della curva Nord dell'Atalanta: "Le porte vengono divelte, la polizia sale sul pullman e comincia a colpire tutti i ragazzi che gli capitano a tiro e che stanno cercando di realizzare ciò che sta succedendo. Per far capire cos'è successo credo che le parole riescano poco a descrivere certe situazioni. Parlano forse le immagini: gente con più tagli sulla testa, di gente con diversi traumi, colpite indistintamente, occhi pesti". L'autista del bus prosegue il suo racconto: "Loro (la polizia, ndr) hanno proprio distrutto la porta anteriore per entrare dentro, per poi colpire le persone. Anche a me un poliziotto mi ha rotto il parabrezza del mio pullman. Mi ha detto accosta, e mentre accostavo ha picchiato il manganello". Nell'episodio Massimiliano ha subito dunque anche un danno economico: "I signori agenti hanno fatto un grandissimo danno a me come azienda anche, perché hanno distrutto parabrezza, vetri, porte, di tutto e di più". Ma secondo l'ultras bergamasco, più che i danni e la ferita, l'episodio di violenza apparentemente senza motivi rischia di lasciare più che altro tanta rabbia: "Capisco che chi non l'ha vissuto possa pensare che sia una cosa da pazzi, però è quello che è successo – ha detto Valo a Fanpage – Sono più di 25 anni che frequento lo stadio, ho visto e ho vissuto delle vicende assurde, ma questa le batte tutte. I pullman si ricomprano e si sistemano, le ferite anche si rimarginano, la rabbia che ti porti dentro per situazioni surreali come questa non so se passerà mai, sinceramente".

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