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Scontri a Firenze tra polizia e ultras dell’Atalanta, i tifosi: “Hanno fermato i bus, poi le botte”

All’indomani degli scontri di Firenze avvenuti tra tifosi dell’Atalanta e polizia, al termine della partita di Coppa Italia, sono numerose le testimonianze dei tifosi bergamaschi che raccontano una versione diversa da quella fornita dalla polizia: secondo i sostenitori nerazzurri infatti ci sarebbe stata un’aggressione immotivata da parte degli agenti ai pullman che trasportavano gli ultras.
A cura di Chiara Ammendola
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Sono diverse, tante e sostanzialmente concordanti tra loro le testimonianze che giungono da tifosi atalantini a proposito degli scontri tra gli ultras dell'Atalanta e la polizia avvenuti mercoledì sera a Firenze, a poche ore dal termine della semifinale di Coppa Italia. Testimonianze che raccontano una versione diversa da quella fornita alla stampa giovedì mattina dalla questura, una versione che ha spinto il sindaco di Bergamo, Giorgio Gori, a chiedere l'intervento del ministro dell'Interno, Matteo Salvini affinché chiarisca una volta per tutte quanto accaduto.

Secondo fonti della questura gli agenti aggrediti dai tifosi dell'Atalanta

Stando alle dichiarazioni rilasciate giovedì da alcune fonti in questura, nella serata di mercoledì lungo il viadotto del Varlungo, a Firenze, che porta all'autostrada A1, durante il tragitto percorso dai 23 pullman con a bordo i tifosi dell'Atalanta, sarebbe accaduto qualcosa: gli ultras a bordo di alcuni dei mezzi, tutti scortati dalla polizia, avrebbero intimato agli autisti di fermarsi per poi scendere e, armati, iniziare ad aggredire la polizia. Scontri durati diversi minuti e terminati col ferimento di 5 poliziotti che, soccorsi, hanno ricevuto una prognosi tra i sette e i dieci giorni, e diverse contusioni per alcuni tifosi atalantini: 30 quelli refertati. Al termine dei tafferugli gli agenti sarebbero poi riusciti a ristabilire la calma facendo risalire i tifosi a bordo degli autobus. Alcuni di questi sarebbero stati però fermati per essere identificati, ma nessuno sarebbe stato portato in questura, al contrario di quanto dichiarato inizialmente. In totale i tifosi identificati sarebbero circa 130: per loro potrebbe giungere una denuncia per i reati di resistenza, violenza, lesioni a pubblico ufficiale e travisamento.

Il racconto dei tifosi: i poliziotti sono saliti sul pullman e hanno iniziato a colpire

La versione della polizia è però messa in dubbio in queste ore a causa delle numerose testimonianze che stanno giungendo da parte di alcuni dei tifosi dell'Atalanta che erano a bordo di quei pullman diretti a Bergamo. Il primo pullman, quello che guidava la carovana, avrebbe rallentato perché si era distanziato troppo dagli altri: a quel punto sarebbe stato affiancato dalla polizia che in tenuta antisommossa, dopo averlo fermato, sarebbe salita a bordo. Qui sarebbero iniziati gli scontri: i tifosi raccontano di una vera e propria aggressione immotivata da parte degli agenti che avrebbero colpito gli ultras con manganellate. "Da quello che mi hanno raccontato i tifosi sono stati aggrediti, sono stati costretti a passare tra i poliziotti che li picchiavano con calci e manganelli", racconta uno dei tifosi dell'Atalanta, a bordo del terzo pullman della carovana.

"Ero sul punto di addormentarmi quando è scoppiato tutto: sentivamo urla, ci siamo affacciati e abbiamo visto quello che stava succedendo – racconta uno dei tifosi a bordo del secondo pullman della carovana – noi che eravamo a bordo del secondo pullman siamo scesi per cercare di capire cosa fosse successo e dare una mano, ma siamo stati fermati dalla polizia, alcuni di noi sono stati anche aggrediti, ci hanno identificato, ci hanno tenuto lì due ore su quella superstrada – racconta – mentre esibivamo i documenti ci insultavano chiamandoci ignoranti, cog****, e ci minacciavano". Un terzo tifoso che era a bordo del terzo pullman della carovana racconta la stessa versione: "All'inizio pensavamo fossero tifosi fiorentini, che ci fossero degli scontri in corso, poi dopo abbiamo capito che si trattava della polizia. È stata una scena assurda, non ho mai visto nulla di simile", conclude il tifoso bergamasco.

Uno degli autisti del pullman: sono stati i poliziotti a fermare il mezzo per poi salirvi

Una versione confermata anche dall'autista alla guida del secondo pullman con a bordo i tifosi atalantini: "Non sono stati i tifosi dell’Atalanta a far fermare il primo pullman del cordone. È stata la polizia", ha spiegato il 42enne milanese titolare dell’agenzia Travel World di Pioltello. L'uomo ha raccontato di aver visto tutto e di averlo riportato anche in questura a Bergamo, mentre la questura di Firenze al momento non vuole rilasciare alcuna dichiarazione. L'autista ha raccontato di aver parlato con il collega a bordo del primo pullman, assaltato dalla polizia, secondo il racconto dei tifosi: "Cosa sia successo sul pullman, dopo, me l’ha raccontato il collega: gli agenti hanno usato il manganello per picchiare quelli che gli capitavano a tiro. Da tempo porto i tifosi in giro per l’Italia, e una cosa così non l’avevo mai vista", ha concluso l'uomo.

Matteo Salvini: sono in corso tutte le verifiche

Dopo le numerose testimonianze dei tifosi dell'Atalanta e il comunicato ufficiale della Curva Nord di Bergamo, anche il deputato della Lega Daniele Belotti, appoggiato dalla senatrice di Forza Italia Alessandra Gallone, ha chiesto ufficialmente l'apertura di un'indagine amministrativa interna alla questura di Firenze. Mentre questa mattina, i deputati bergamaschi del Pd Elena Carnevali e Maurizio Martina hanno presentato un'interrogazione parlamentare urgente al ministro dell'Interno Matteo Salvini che poco fa ha fatto sapere che sono in corso tutte le verifiche del caso.

Il sindaco Giorgio Gori chiede che venga fatta luce su quanto accaduto

Una vicenda sulla quale è intervenuto anche il sindaco di Bergamo, Giorgio Gori, che ha chiesto proprio a Matteo Salvini di chiarire quanto accaduto. Il primo cittadino ha condiviso sulla propria pagina Facebook la lettera scritta dai tifosi della Curva Nord dell'Atalanta nella quale denunciano quanto accaduto nella serata di mercoledì: "Se davvero gli agenti di polizia sono saliti su quel pullman e deliberatamente, senza una motivazione, hanno picchiato con i manganelli tutti coloro che si trovavano all'interno – scrive Gori – se davvero i tifosi sono stati presi a calci e pugni mentre scendevano dal pullman, insultati e pesantemente minacciati. Se così fosse si tratterebbe di un episodio gravissimo". Il sindaco ha poi sottolineato come non ci fossero stati scontri tra le due tifoserie né prima né durante né dopo la partita, da qui la richiesta di chiarire quanto accaduto: "Non è discussione la fiducia nei confronti delle Forze dell’Ordine; ma se violenza c’è stata ai loro danni io m’aspetto, come cittadino e come sindaco della loro città, che i responsabili siano identificati e puniti".

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