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L’assessore Maran: “Buon lavoro al nuovo governo, ricordatevi che c’è un Paese anche a nord del Po”

“Non lasciate la bandiera del nord alle opposizioni, non pensiate che la sfida sia solo nel mezzogiorno”. È la richiesta dell’assessore all’Urbanistica del Comune di Milano, Pierfrancesco Maran, al nuovo governo targato Pd – Cinque stelle. “Ricordatevi che c’è un Paese anche a nord del Po”, è il messaggio del giovane esponente dem che ha poi avanzato tre proposte concrete al nuovo esecutivo guidato da Giuseppe Conte.
A cura di Francesco Loiacono
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Il "vento del centro-sud" che, almeno sulla base dei territori di provenienza, sembra spingere il nuovo governo Conte bis continua a inquietare più di qualche politico e amministratore pubblico a Milano e dintorni. Dopo i richiami del sindaco Beppe Sala, l'ultimo in ordine di tempo a manifestare qualche timore è stato l'assessore all'Urbanistica del Comune di Milano, Pierfrancesco Maran. Il giovane esponente dem non è mai stato molto favorevole – e lo ha sempre detto – a un governo targato Pd e Cinque stelle. Adesso che il nuovo esecutivo Conte è ormai in carica, Maran tramite un'intervista al quotidiano "la Repubblica" e un post sulla propria pagina Facebook ha esternato i suoi dubbi, suggerendo anche alcune proposte concrete.

Per Maran l'esecutivo è orientato al centro-sud

L'esordio del post di Maran è significativo: "Buon lavoro al nuovo Governo, ricordatevi che c’è un Paese anche a nord del Po". La preoccupazione principale di Maran è che non basterà "tenere Salvini fuori dalla porta" per recuperare quel consenso che, secondo il giovane assessore, rappresenta la via maestra per far tornare saldamente il Pd al governo (attraverso dunque il voto e non "legittimi percorsi parlamentari"): "Ho paura la si faccia facile sul governare coi 5 Stelle, sul fatto che i 29 punti di governo abbiano un qualche valore, che un esecutivo così orientato al centro-sud (punto che quindi Maran dà per assodato, ndr) possa intaccare il consenso leghista al nord e rappresentare al meglio le grandi città, come Milano e Torino, che hanno una grande esigenza di insistere su lavoro, sviluppo ed ambiente. Intendiamoci – aggiunge poi Maran con una puntualizzazione condivisa anche dallo stesso sindaco Sala – quelli prima su questi temi hanno fatto zero, proprio per questo è un peccato non cercare di far la differenza".

Le proposte di Maran al nuovo governo: temi cruciali a Milano e non solo

La richiesta esplicita che il giovane esponente dem milanese fa al nuovo governo è chiara: "Non lasciate la bandiera del nord alle opposizioni, non pensiate che la sfida sia solo nel mezzogiorno!". Seguono poi tre proposte concrete che sono interessanti perché nascono da Milano e rappresentano tematiche cruciali per il capoluogo lombardo e non solo. Il primo punto riguarda il diritto alla casa: "Rivedere norme sugli affitti per aumentare l'offerta e contenere i prezzi. Immaginare investimenti sulle case popolari dopo decenni di assenza dello Stato". Il secondo punto riguarda "i rifiuti e il problema dei roghi nei magazzini dove sono stipati: tornare a credere negli impianti soprattutto per quei rifiuti che prima esportavamo e che oggi appunto vengono accatastati anche a causa della crescita dei costi di smaltimento". Infine Maran suggerisce di rivedere la questione dei "vincoli in cui ideologicamente si è provato a cristallizzare situazioni di degrado invece di provare a individuare modelli di sviluppo sostenibile volto al recupero di aree e spazi": una questione che lo ha visto in diversi casi – dalla riqualificazione del Giardino dei giusti al Monte Stella alla Piazza d'armi di via delle Forze armate – contrapposto all'ex ministro dei Beni culturali, "quel Bonisoli con cui ho avuto grandi contrasti in questi mesi".

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