Lara, escort scomparsa a Pavia: il sangue trovato in casa del compagno è dell’uomo
Sono passati ormai quasi sette mesi dalla scomparsa di Lara Argento, trans brasiliana che abitava a Pavia nell'abitazione del compagno, Roberto Caruso. Era stato proprio quest'ultimo a denunciarne la scomparsa lo scorso 30 dicembre, dopo che non la sentiva da nove giorni: "È stata una sua valutazione personale – aveva spiegato l'avvocato Alessio Corna a Fanpage.it – anche altre volte in passato era successo. La 41enne era senza documenti e irregolare in Italia, aveva precedenti per droga, non era insomma molto affidabile". Proprio Caruso, cameriere incensurato che viveva con Lara da tre anni, è tuttora l'unico indagato per la scomparsa della donna: "Un atto dovuto", ha spiegato il legale.
Nell'ambito delle indagini, che vanno avanti con l'ipotesi di reato di sequestro di persona, sono arrivati gli esiti di una perizia svolta a gennaio dai carabinieri del Ris (Reparto investigazioni scientifiche) di Parma su alcune tracce ematiche che erano state trovate nell'abitazione dell'uomo. Il sangue trovato su un pezzo di muro, su una camicia e su una valigia appartiene al compagno, mentre solo altre chiazze sarebbero riconducibili a entrambi. Gli esiti della perizia sono stati acquisiti ieri dagli inquirenti in sede di incidente probatorio. Secondo il legale del compagno le conclusioni dei Ris sarebbero un punto a favore dell'uomo, in quanto ne dimostrerebbero l'estraneità rispetto ai fatti contestati e confermerebbero l'ipotesi avanzata dal legale: "Il sangue era suo perché si era ferito con un vetro – ha spiegato il legale a Fanpage.it -. C'è anche un video su Youtube di poco antecedente alla scomparsa di Lara e girato proprio da lei in cui Caruso appare fasciato per la ferita".
Lara è scomparsa dalla sera del 21 dicembre
Intanto non hanno portato a nulla, finora, le ricerche per trovare la 41enne che hanno subìto un inevitabile rallentamento anche per via dell'emergenza Covid. Lara, che di professione faceva l'escort, è sparita la sera del 21 dicembre mentre si trovava presumibilmente con un cliente, anche se al compagno non aveva rivelato che era uscita per lavoro. L'uomo le aveva telefonato e avrebbe ascoltato il frammento di un litigio con un'altra persona. Poi il telefono della 41enne, localizzato per l'ultima volta nei boschi limitrofi al parcheggio del Lido, nella zona di Canarazzo, non è più stato attivo.