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Ladro ucciso a Vaprio d’Adda, nuovo sopralluogo nella casa del pensionato

Il pm di Milano Antonio Pastore ha disposto un nuovo sopralluogo nella villetta di Vaprio d’Adda dove lo scorso 20 ottobre il 65enne Francesco Sicignano sparò, uccidendolo, al giovane ladro albanese Gjergi Gjoni. Attesa la relazione dei Ris su alcune tracce biologiche ritrovate nella cucina, dove Sicignano, indagato per omicidio volontario, afferma di aver colpito la vittima.
A cura di Francesco Loiacono
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Nuovo sopralluogo nella villetta di Vaprio d'Adda, nel Milanese, dove lo scorso 20 ottobre il 65enne Francesco Sicignano ha sparato, uccidendolo, al giovane ladro albanese Gjergi Gjoni. A disporre i nuovi accertamenti è stato il pubblico ministero di Milano Antonio Pastore, titolare dell'inchiesta che vede il pensionato Sicignano indagato per omicidio volontario.

Attesa la relazione dei Ris su alcune tracce biologiche

I rilievi dei medici legali, eseguiti nel pomeriggio di lunedì 23 novembre, saranno utili per ricostruire la dinamica di un episodio sul quale, al momento, esistono due versioni differenti. Secondo alcuni accertamenti disposti dalla procura il pensionato avrebbe sparato al 22enne albanese mentre quest'ultimo si trovava all'esterno della villetta, sulle scale, con una traiettoria dall'alto verso il basso. Versione smentita da Sicignano, che ha sempre affermato di aver sparato al ladro mentre si trovava all'interno della cucina: il giovane sarebbe poi riuscito a trascinarsi fino all'esterno della villetta, cadendo privo di vita sulle scale, dove poi è stato ritrovato il cadavere.

A far luce sull'episodio, che ha scatenato numerose polemiche sulla necessità di rivedere la legge sulla legittima difesa, sarà anche la relazione dei Ris di Parma. Gli esperti hanno analizzato alcuni campioni biologici su un'ogiva trovata nella cucina della villetta, per cercare tracce della sangue della vittima che potrebbero rafforzare la sua versione dei fatti. Intanto cambia il legale che rappresenta la famiglia della vittima: i genitori di Gjoni hanno nominato Teodor Nasi, avvocato del foro di Monza originario di Tirana, al posto di Francesco Mongiu.

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