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La lista “Fasci del lavoro” alle Comunali, il Consiglio di Stato: “Elezioni da ripetere”

Il Consiglio di Stato ha stabilito che le elezioni comunali a Sermide e Felonica, piccolo comune del Mantovano, dovranno essere ripetute nel 2019. Nel giugno del 2017 alle amministrative si era presentata la lista “Fasci italiani del lavoro”, che aveva ottenuto 334 voti portando una candidata al Consiglio comunale. A gennaio però il Tar aveva annullato la sua elezione perché la lista si ispirava chiaramente al disciolto partito fascista.
A cura di Francesco Loiacono
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Fiamma Negrini, candidata consigliera della lista "Fasci italiani del lavoro a Sermide e Felonica": la sua elezione era stata annullata dal Tar
Fiamma Negrini, candidata consigliera della lista "Fasci italiani del lavoro a Sermide e Felonica": la sua elezione era stata annullata dal Tar

Dopo il tribunale amministrativo di Brescia, adesso anche il Consiglio di Stato si è espresso sulla partecipazione della lista "Fasci italiani del lavoro" alle elezioni comunali del giugno 2017 a Sermide e Felonica, piccolo comune del Mantovano. Alla competizione elettorale la lista, che nel simbolo racchiudeva il fascio repubblicano, aveva ottenuto 334 voti, pari al 10,4 per cento delle preferenze, riuscendo così a portare in Comune una propria consigliera, Fiamma Negrini, figlia del fondatore della lista. A gennaio il Tar di Brescia aveva annullato l'elezione della consigliera, evidenziando come "il nome della lista chiaramente allusivo, il simbolo che racchiude il fascio repubblicano, lo statuto nelle sue parti fondamentali e la stessa fotografia del fondatore della lista ritratto davanti all'immagine di Benito Mussolini" fossero contrari ai valori antifascisti professati dalla Carta costituzionale. Adesso, però, come riporta il quotidiano "la Repubblica", è arrivato anche il pronunciamento del Consiglio di Stato, i cui giudici si sono spinti anche oltre.

Secondo i giudici della terza sezione, infatti, le elezioni devono essere ripetute. I 334 voti ottenuti dalla lista superano largamente lo scarto tra la lista vincitrice e la seconda più votata: quei voti, in sostanza, avrebbero potuto determinare un risultato diverso alle amministrative: "Un effetto integralmente invalidante deve essere riconosciuto, in concreto, quando i suffragi raccolti dalla lista indebitamente ammessa […] superino largamente questo scarto differenziale, come qui è avvenuto, così da presentarsi come suscettibili di alterare in maniera significativa il risultato complessivo della consultazione", hanno spiegato i giudici di Palazzo Spada. Sermide e Felonica, comune di poco meno di cinquemila abitanti, dovrà dunque tornare al voto il prossimo anno. Questa volta senza alcun partito che si richiami al disciolto partito fascista.

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