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La figlia di Maurizio Tramonte muore nel sonno: niente funerali per lo stragista di piazza Loggia

Maurizio Tramonte, l’ex terrorista di estrema destra condannato all’ergastolo per la strage di piazza della Loggia a Brescia, non potrà partecipare ai funerali della figlia adottiva. La 18enne Madga Francesca Nyczak è morta nel sonno a Concesio, nel Bresciano, in una casa famiglia in cui viveva da alcuni mesi. I funerali sono in programma domani ma il carcere di Fossombrone, dove Tramonte sta scontando l’ergastolo, non ha concesso all’uomo il permesso di parteciparvi.
A cura di Francesco Loiacono
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Maurizio Tramonte e la figlia adottiva, Magda Francesca
Maurizio Tramonte e la figlia adottiva, Magda Francesca

Maurizio Tramonte, l'ex terrorista di estrema destra condannato all'ergastolo per la strage di piazza della Loggia a Brescia nel 1974, non potrà partecipare ai funerali della figlia adottiva. La direzione del carcere di Fossombrone, dove lo stragista sta scontando la sua pena confermata dalla Cassazione al termine del processo bis sulla strage di Brescia, non ha infatti concesso all'uomo il permesso di partecipare ai funerali di Magda Francesca Nyczak. Si tratta della ragazza che nella notte tra il 14 e il 15 febbraio è morta nel sonno a Concesio, all'interno di una casa famiglia in cui abitava da alcuni mesi. La ragazza non soffriva di alcuna patologia, stando a quanto raccontato dalla famiglia: potrebbe essere stata stroncata nel sonno da un malore improvviso. La procura ha disposto l'autopsia sulla salma, che è stata già eseguita: si attendono i risultati ma è sicuro che si sia trattata di morte naturale. Anche per questo i funerali della ragazza sono già stati fissati: si terranno domani, martedì 19 febbraio nella chiesa parrocchiale di Concesio, paese del Bresciano dove Magda Francesca era arrivata da poco e dove abita anche la sorella.

La strage di piazza della Loggia il 28 maggio 1974: otto morti e 102 feriti

Alle esequie però non ci sarà il papà adottivo di Magda. Tramonte ha saputo della morte della figlia venerdì mattina ma il carcere gli ha negato il permesso di assistere ai funerali. L'ex "fonte Tritone" (nome in codice con il quale veniva identificato Tramonte dai servizi segreti, di cui era informatore), militante di Ordine nuovo, resterà dunque in carcere a scontare la sua pena: Tramonte è stato riconosciuto dalla giustizia italiana come colui che materialmente, il 28 maggio del 1974, posizionò una bomba all'interno di un cestino dei rifiuti in piazza della Loggia a Brescia. L'esplosione dell'ordigno avvenne durante un comizio antifascista contro la strategia delle tensione che era stato indetto dai sindacati e dal comitato antifascista cittadino e causò otto morti e 102 feriti.  Un ordigno posizionato all'interno di un cestino dei rifiuti esplose, causando la morte di otto persone e il ferimento di altre 102.

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