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Investì e uccise il vigile Savarino: 26enne fermato per furto in abitazione a Milano

Una banda di ladri acrobati è stata smantellata dalla squadra mobile di Milano, coordinata dalla procura. Tre i ragazzi fermati: tra loro c’è anche Remi Nikolic, il 26enne che nel 2012, quando era ancora minorenne, alla guida di un suv travolse e uccise l’agente di polizia locale Niccolò Savarino. Il giovane aveva finito di scontare la condanna a febbraio: subito dopo ha ripreso a delinquere.
A cura di Francesco Loiacono
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Il vigile Niccolò Savarino
Il vigile Niccolò Savarino

C'è anche Remi Nikolic, il ragazzo che, all'epoca minorenne, investì e uccise il vigile Niccolò Savarino, tra le persone fermate dalla polizia di Stato con l'accusa di furto in abitazione. Nikolic, che adesso ha 26 anni, è stato fermato assieme a un coetaneo e a un altro ragazzo di 23 anni con l'accusa di aver commesso alcuni furti in appartamenti del centro di Milano. I ladri entravano in azione soprattutto nelle ore notturne, a volte arrampicandosi su grondaie o calandosi dai tetti, come una sorta di acrobati. Le indagini sulla banda sono state coordinate dal procuratore aggiunto della Repubblica di Milano Laura Pedio e dal sostituto procuratore Francesca Crupi e sono state condotte dalla squadra mobile di Milano.

Il bottino dei furti ammonta a circa 200mila euro

I furti sarebbero stati commessi tra febbraio e marzo di quest'anno e avrebbero fruttato ai tre giovani, tutti con precedenti, un bottino di circa 200mila euro tra contanti, gioielli, orologi di marche famose e anche lingotti d'oro. Parte della refurtiva e gli abiti utilizzati dai tre per compiere i furti sono stati sequestrati dagli investigatori presso le loro residenze, tra cui il campo nomadi che si trova in via Fogazzaro a Corbetta, nel Milanese. A colpire è la circostanza che Nikolic avesse finito di scontare la sua condanna per l'omicidio dell'agente di polizia locale Niccolò Savarino soltanto lo scorso febbraio, dopo essere stato condannato in via definitiva a 9 anni e 8 mesi per quell'investimento mortale che avvenne nel gennaio del 2012 in via Varè, zona Bovisa. Soltanto pochi giorni dopo aver terminato la misura alternativa a cui era sottoposto, il giovane avrebbe dunque immediatamente ripreso l'attività criminale.

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