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Lombardia, 43 arresti tra politici e imprenditori

Inchiesta “mensa dei poveri”, la procura di Milano chiede l’archiviazione per il governatore Fontana

La procura di Milano ha chiesto di archiviare l’indagine per abuso d’ufficio nei confronti del governatore della Lombardia Attilio Fontana. Il presidente leghista era rimasto coinvolto nell’inchiesta denominata “Mensa dei poveri”, un presunto sistema di tangenti in Lombardia che lo scorso maggio aveva portato a oltre 40 misure cautelari, anche nei confronti di politici.
A cura di Francesco Loiacono
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Il presidente della Lombardia, Attilio Fontana
Il presidente della Lombardia, Attilio Fontana
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Il governatore della Lombardia Attilio Fontana può tirare un sospiro di sollievo in una situazione che, per altri versi, è drammatica. In piena emergenza Coronavirus arriva infatti la notizia secondo cui la procura di Milano, guidata dal procuratore della Repubblica Francesco Greco, ha chiesto l'archiviazione del governatore nell'ambito dell'inchiesta denominata "Mensa dei poveri". Si tratta della vicenda giudiziaria scoppiata nel maggio dello scorso anno con 43 misure cautelari che avevano coinvolto anche politici di primo piano della Lombardia, come Fabio Altitonante e Pietro Tatarella, rispetticamente consigliere regionale e comunale di Forza Italia. Una tranche dell'inchiesta, che vede al centro l'ex coordinatore di Forza Italia a Varese Nino Caianello, aveva toccato anche Fontana, indagato per abuso d'ufficio per la nomina a membro esterno del nucleo di valutazione degli investimenti pubblici di Regione Lombardia del suo amico ed ex socio di studio Luca Marsico. Adesso la richiesta della procura, se dovesse essere accolta, solleverebbe Fontana da un peso in un momento certamente molto difficile per tutta la Regione, alle prese con la più grave emergenza sanitaria della storia recente.

Marsico aveva difeso Fontana: Ritengo si siano seguite le procedure

Intervistato da Fanpage.it non appena emersa la notizia dell'indagine nei confronti del governatore, l'ex socio di studio aveva spiegato: "Con Fontana, siamo molto amici, ho iniziato a fare pratica da lui e abbiamo avuto lo studio insieme fino a quando è diventato presidente e ha ceduto le quote alla figlia. Io mi ero messo a disposizione del presidente rispetto alla mia professionalità, assolutamente sì, per questo ho partecipato al bando – aveva detto Marsico, aggiungendo – Penso sia giusto arrivare a un chiarimento, tenuto conto che io ritengo che si siano seguite le procedure amministrative del caso. E comunque, con tutto il rispetto, parliamo di una cosa da 11mila euro".

Soddisfatto Fontana: Sono contento dell'esito dell'indagine

Con un breve post su Facebook, il presidente della Lombardia Attilio Fontana ha commentato la notizia, dicendosi contento: "Apprendo che la Procura della Repubblica di Milano ha chiesto di archiviare la mia posizione nell'ambito dell’indagine in cui ero stato coinvolto per una nomina in una struttura tecnica della Regione – scrive Fontana -. Ero convinto che la professionalità e la competenza con cui i procuratori hanno condotto l’indagine avrebbe portato a questo esito. Sono contento". "Ci tenevo a dirlo soprattutto per avvisare i tanti amici – continua Fontana – che spesso mi chiedono… Ora torno a concentrarmi solo ed esclusivamente sull'emergenza Coronavirus".

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