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Inchiesta Expo, prorogate di 6 mesi le indagini che riguardano anche Sala

Le indagini sulla Piastra di Expo, che riguardano anche il sindaco di Milano Beppe Sala, andranno avanti per altri sei mesi fino al prossimo 10 giugno. Lo ha deciso il giudice per le indagini preliminari Lucio Marcantonio. Sala è accusato di falso materiale e ideologico.
A cura di Francesco Loiacono
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Ancora sei mesi con una "spada di Damocle" sulla testa. Il sindaco di Milano Beppe Sala dovrà convivere almeno fino al 10 giugno (a meno che la sua posizione non venga stralciata) con l'inchiesta della magistratura che lo riguarda. Il giudice per le indagini preliminari Lucio Marcantonio ha infatti accolto la richiesta di proroga delle indagini sulla "Piastra di Expo", nelle quali risulta coinvolto anche il primo cittadino milanese. Sala, iscritto nel registro degli indagati assieme ad altre sei persone, è accusato di falso ideologico e falso materiale.

Sala indagato dal sostituto procuratore generale Isnardi

A decidere di inserire Sala tra gli indagati era stato a dicembre il sostituto procuratore generale Felice Isnardi, dopo che i suoi uffici avevano avocato l'inchiesta, prima nelle mani della procura della Repubblica. Era stato un altro magistrato, il gip Andrea Ghidetti, a non accogliere la richiesta di archiviazione presentata dai pubblici ministeri Giovanni Polizzi, Roberto Pellicano e Paolo Filippini: in quella prima fase di indagini il sindaco Sala non figurava tra gli indagati. Il sostituto pg Isnardi, nella richiesta di proroga, aveva invece incluso il sindaco: le accuse nei suoi confronti sono di aver retrodatato nel maggio 2012 due verbali di nomina dei commissari della gara d'appalto per la "Piastra dei Servizi" – il più importante dell'Esposizione, dal valore di 272 milioni – per evitare di dover annullare la procedura fin lì svolta: una circostanza che, considerando il ritardo accumulato rispetto ai cronoprogrammi di Expo, avrebbe messo a repentaglio lo svolgimento stesso dell'Esposizione. Sulla Piastra, infatti, sono stati poi costruiti tutti i padiglioni e i cluster che hanno costituito il cuore della manifestazione.

Un'intervista di Sala agli atti dell'inchiesta

In un'intervista al quotidiano La Repubblica, adesso agli atti dell'inchiesta, Sala aveva detto di non ricordare quanto accaduto "in quelle giornate convulse": "L'indagine ha comunque appurato che ciò che sarebbe accaduto è stato irrilevante per la regolarità della gara", ha spiegato il sindaco, che dopo la notizia delle indagini nei suoi confronti si era autosospeso dalla carica per alcuni giorni, per poi tornare pienamente operativo dopo un confronto del suo legale con il sostituto procuratore generale. Adesso il sindaco potrebbe essere ascoltato dal magistrato per chiarire la sua posizione.

Oltre a Sala, risultano indagati gli ex manager di Expo Antonio Acerbo e Angelo Paris, l'ex presidente della Mantovani spa Piergiorgio Baita, gli imprenditori Ottaviano ed Erasmo Cinque e Paolo Pizzarotti.

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