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Imbiancato il muro della sede della Lega in via Bellerio, a Milano: sparita la scritta “Basta euro”

Il muro di cinta della storica sede della Lega in via Bellerio, a Milano, è stato imbiancato: scomparse le scritte “Lega nord Padania” e “Basta euro” che vi campeggiavano da anni. Qualcuno ipotizza che l’episodio possa essere collegato alla crisi istituzionale in atto per la formazione dfel governo, ma dalla sede assicurano: “È semplice manutenzione, la scritta sarà ripristinata”.
A cura di Francesco Loiacono
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La scritta che compariva sul muro della sede della Lega in via Bellerio: adesso la parete è stata imbiancata
La scritta che compariva sul muro della sede della Lega in via Bellerio: adesso la parete è stata imbiancata

"Basta euro"? Adesso non più. Dal muro di cinta della storica sede della Lega nord, in via Bellerio a Milano, è scomparsa la scritta che campeggiava da anni, "Lega nord Padania", con accanto un richiamo su sfondo blu: "Basta euro". È bastato un colpo di pennello e, mercoledì, il muro della sede storica del Carroccio è stato completamente imbiancato. Resistono, su un'altra parte del muro, solo le scritte "Lega nord", "la libertà vince" e l'effige di Alberto da Giussano, quella che alcuni sindaci leghisti lombardi avevano sostituito negli scorsi giorni alla foto del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, al culmine della grave crisi istituzionale in atto nel nostro Paese relativamente alla formazione del nuovo governo. Una delle ipotesi avanzate in merito alla scomparsa della scritta è legata proprio alle tensioni istituzionali. L'eventuale uscita dall'euro e le posizioni dell'economista Paolo Savona, che era stato indicato come possibile ministro dell'Economia nell'ambito di un governo targato Cinque stelle – Lega, hanno portato di fatto al punto più alto della crisi: con Mattarella che ha rifiutato il nome di Savona e la conseguente rinuncia del presidente del Consiglio incaricato, Giuseppe Conte. Poi sono arrivate le vibranti proteste del M5s, con la richiesta di impeachment (messa in stato d'accusa del Presidente della Repubblica) e le eclatanti proteste della Lega: dalla richiesta ai sindaci leghisti lombardi di rimuovere le foto del Presidente dai propri uffici a quella agli elettori del Carroccio di inondare il Quirinale con le proprie tessere elettorali.

Un operaio intento a cancellare le scritte sul muro della sede del Carroccio (foto di Roberto Di Pietro via Facebook)
Un operaio intento a cancellare le scritte sul muro della sede del Carroccio (foto di Roberto Di Pietro via Facebook)

Il panorama della crisi, però, è in continuo e rapido mutamento. E adesso che le posizioni sembrano essersi ammorbidite e che è tornata in auge la possibilità di un governo giallo-verde (o giallo-blu) sempre guidato da Conte, non è passata inosservata la coincidenza della scomparsa della scritta "basta euro". Dal partito, però, assicurano che la politica in questo caso non c'entra: "È semplice manutenzione – hanno comunicato da via Bellerio al "Corriere della sera", che ha dato notizia dell'imbiancamento del muro di cinta – l’intonaco della scritta si stava staccando dalla parete ma la scritta sarà a breve ripristinata". Ricontattati da Fanpage.it, dalla sede di via Bellerio hanno detto di non poter aggiungere nulla a riguardo della scritta scomparsa. Chissà se, quando comparirà, la parola "nord", nel frattempo scomparsa dal nome del partito, tornerà a fare bella mostra di sé assieme al proclama sulla moneta unica europea.

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