Il sindaco di Cisliano sospende i test sierologici autonomi: “Ennesima diffida dall’Ats”
Il sindaco del Comune di Cisliano, Luca Durè, ha deciso di "sospendere lo screening autonomo dei test sierologici eseguiti per il monitoraggio della epidemia causata dalla diffusione del virus Covid-19″. Lo ha annunciato il primo cittadino del piccolo centro nell'hinterland a sud di Milano, uno dei primi in Lombardia ad avviare la sperimentazione sui test per individuare gli anticorpi del coronavirus.
Diffida dell'Ats: Cisliano sospende i test sierologici
La scelta è stata presa, ha spiegato Durè, "a seguito della ricezione, solo nel pomeriggio precedente alla giornata programmata per i prelievi, della ennesima diffida dalla ATS di Milano, secondo cui “allo stato non sussistono i presupposti perché l’iniziativa promossa dal Comune di Cisliano possa essere proseguita in condizioni tali da assicurare la tutela della salute pubblica”.
Il sindaco aveva presentato una denuncia in procura
Quello odierno è solo l'ultimo capitolo del braccio di ferro tra autorità sanitaria e Comune, che si inserisce nel più ampio contesto del caos lombardo sulla gestione dei test sierologici. Una settimana fa il sindaco aveva presentato un esposto-denuncia alla procura di Pavia contro l'Ats, accusata di non aver fatto i tamponi a 45 cittadini risultati positivi al primo round di test. Nel documento il primo cittadino contestava "l'assenza di Ats Milano e il mancato susseguirsi di attività di osservazione, con la possibilità di dovuti test naso faringei". La risposta dell'Azienda per la tutela della salute è arrivata con una diffida a proseguire la campagna di prelievi.
Per il primo cittadino la diffida è pretestuosa e illegittima
"Il Comune di Cisliano – commenta Durè – in modo adeguato risponderà a tale diffida del tutto pretestuosa e illegittima vista la infondatezza dei richiami indicati atteso che il lavoro dei test sierologici è stato sempre svolto, seguendo non solo i principi di diritto e di fatto per la salvaguardia della salute di ogni singolo individuo, ma anche le raccomandazioni comportamentali ed i criteri sanitari delle linee guida indicate dal Ministero della Salute, dalla stessa Regione Lombardia e dalla Organizzazione mondiale della sanità".