Il pensionato che ha ucciso un ladro: “Dormo da 7 anni con la pistola sul comodino”
Francesco Sicignano, il pensionato 65enne che lunedì notte ha sparato, uccidendolo, a un 22enne albanese che si stava introducendo nella sua villetta a Vaprio d'Adda, in provincia di Milano, ai microfoni di SkyTg24 ha detto: "Dal 2008 ho cominciato a dormire con la pistola sul comodino". Sicignano, che adesso è indagato per omicidio volontario, ha spiegato che la situazione nel suo comune, Vaprio d'Adda, è peggiorata negli ultimi anni: "Fino a qualche anno fa qui dormivamo tutti con le porte aperte, io dormivo con le finestre aperte". Poi però, sono iniziati i furti: "Tre negli ultimi due mesi".
Sull'uccisione del 22enne: "Rammaricato"
Sull'episodio per il quale Sicignano è indagato, e la cui dinamica è al centro di pareri discordanti tra la ricostruzione degli inquirenti e quanto affermato da Sicignano, il pensionato ha detto di non poter dire nulla, ma di essere rammaricato per quello che è successo: "È sempre un ragazzo di 22 anni". Poi, però, incalzato da altri giornalisti, ha perso la pazienza: "Vi chiederei di piantarla perché vogliamo tornare alla normalità", ha detto ai cronisti che continuavano a chiedergli se fosse giusto farsi giustizia da soli. Alla fine Sicignano se l'è presa con i politici: "La colpa è di quel branco di idioti che c'è a Roma. Basterebbe fare una legge sulla legittima difesa e dare 25 anni di carcere per chi ruba, perché non si tratta di furto ma di ‘stupro psicologico'. È ora di finirla, ne abbiamo pieni i co….".