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Covid 19

Si finge il Papa e telefona alla suora medico impegnata contro il Covid: ma era uno scherzo

Sabato notte, alla vigilia di Pasqua, una persona si è finta Papa Francesco e ha telefonato a suor Angel Bipendu Nama Kalela, medico in servizio presso la guardia medica di Villa d’Almè, nella Bergamasca: “Vorrei complimentarmi con lei per ciò che fa, anche per la sua testimonianza di fede”, ha detto il finto Pontefice. Si trattava però di uno scherzo di cattivo gusto: la diretta interessata lo ha scoperto solo quando la notizia aveva iniziato a circolare.
A cura di Francesco Loiacono
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Il Papa e suor Angel (Foto: Oratorio Papa Givoanni XXIII di Almè)
Il Papa e suor Angel (Foto: Oratorio Papa Givoanni XXIII di Almè)
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"Sono il Papa, vorrei complimentarmi con lei per ciò che fa". Questa la telefonata inaspettata che suor Angel Bipendu Nama Kalela, medico in servizio presso la guardia medica di Villa d'Almè, in provincia di Bergamo, ha ricevuto sabato notte, il Sabato Santo, da una persona che si è finta Papa Francesco. Purtroppo, però, dopo qualche ora si è scoperto che si trattava di uno scherzo, come ha rivelato la stessa religiosa. Suor Angel stava facendo il servizio notturno alla guardia medica del paesino, in uno dei territori maggiormente colpiti dalla pandemia di Coronavirus, quando il telefono ha iniziato a squillare. Considerata la situazione e il momento, quelli squilli poco prima delle 23 hanno fatto subito pensare a un'urgenza. E invece all'altro capo del telefono c'era una persona che diceva di essere il Pontefice: "Chiamo dalla Città del Vaticano, vorrei ringraziare tutti voi e Suor Angel Bipendu per ciò che state facendo".

Si trattava di uno scherzo

La diretta interessata era dall'altra parte della cornetta, ha creduto di riconoscere la voce di Papa Bergoglio e incredula ha chiesto conferma: "Sono io ma… lei è Papa Francesco?". E il finto Pontefice ha confermato: "Sono io, vorrei complimentarmi con lei per ciò che fa, anche per la sua testimonianza di fede… Vediamo se possiamo organizzare un collegamento con i mezzi di comunicazione che abbiamo o vederci appena passerà la pandemia". Il racconto di quella che sembrava essere una serata indimenticabile per la religiosa era apparso sulla pagina dell'oratorio Papa Giovanni XXIII di Almè, dove la suora ha vissuto fino a quando è esplosa l'emergenza Coronavirus. La religiosa, di origini congolesi e laureatasi in Medicina a Palermo nel 2015, aveva poi confermato la telefonata all'agenzia di stampa Ansa. Altri giornali l'hanno cercato nelle ore successive, ma nel frattempo un collega della suora, a cui apparteneva il numero di telefono da cui aveva ricevuto la chiamata, le ha detto che qualcuno gli aveva rubato il telefono e l'aveva utilizzato per mandare messaggi e fare chiamate.

Suor Angel è impegnata da settimane contro il Covid

Si è trattato di uno scherzo di cattivo gusto, insomma, come confermato dalla suora a "Famiglia Cristiana", che però nulla toglie all'impegno della religiosa. Suor Angel, con un passato a bordo delle navi della Guardia costiera italiana e in Congo per fronteggiare l'epidemia di Ebola, da settimane è ormai impegnata nella lotta a un altro nemico invisibile, il Covid-19. La religiosa fa parte delle Usca, le Unità speciali di continuità assistenziale che da qualche settimana visitano a domicilio pazienti Covid accertati o sospetti positivi.

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