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Gli youtuber The Show si difendono dopo la denuncia: “Non era una bravata, il video aveva un fine”

Dopo la denuncia in cui sono incappati a Milano durante uno dei loro scherzi, i due youtuber noti come The Show hanno fornito la propria versione dei fatti. I due hanno confermato la denuncia spiegando però che quella circolata è la versione fornita da chi li ha querelati: “Siamo professionisti dello scherzo, non lasciamo nulla al caso, non mettiamo in pericolo la vita o la salute delle persone coinvolte nei nostri sketch”. I due hanno poi replicato alla vice sindaca di Milano Anna Scavuzzo, che aveva parlato di una bravata chiedendo le loro scuse: “Non era una bravata. Il video in questione aveva un fine: le vittime di questo scherzo erano persone che non stavano rispettando le norme imposte dalla legge ed erano troppo vicine”.
A cura di Francesco Loiacono
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Alessio Stigliano e Alessandro Tenace, i due youtuber noti come The Show, hanno fornito la propria versione dei fatti dopo la denuncia per usurpazione dei titoli in cui sono incappati a causa di uno dei loro "scherzi" per cui sono famosi sul web. I due hanno scelto il loro canale su Youtube per cercare di spiegare quanto accaduto alcuni giorni fa a Milano. "Come avrete visto tanti giornali hanno riportato la notizia di una denuncia nei nostri confronti a seguito della registrazione di una candid camera – hanno spiegato i due -. Purtroppo è vero: un signore coinvolto ha fatto una segnalazione alla polizia di Stato, la quale d'ufficio ha dovuto procedere con la denuncia. Quello che avete letto sui giornali non è ciò che è accaduto realmente, è semplicemente versione dei fatti di questa persona".

I fatti avvenuti all'inizio della settimana

Per capire quanto accaduto bisogna fare un piccolo passo indietro. I The Show all'inizio di questa settimana si sono presentati in un negozio in corso Lodi, a Milano, fingendosi assistenti civici del Comune di Milano, ossia i volontari che dovrebbero essere arruolati dal governo col compito di garantire il distanziamento sociale in questa fase 2 dell'emergenza coronavirus. Con badge e pettorina (ovviamente falsi) hanno rimproverato i clienti del negozio perché non mantenevano la distanza, poi hanno lanciato dei petardi e fatto una “multa” all’esercente, che si è infuriato e ha chiamato la polizia.

Questa la dinamica dei fatti frutto della versione del querelante e riportata anche dalla polizia in una nota. "Noi non avremmo mai fatto quello che viene detto in quegli articoli", hanno però spiegato i due youtuber. "Ci sono persone che non sanno chi siamo e leggendo quegli articoli si fanno un'idea sbagliata di noi". I due si sono definiti "dei professionisti dello scherzo, ma pur sempre dei professionisti" e hanno aggiunto: "Non lasciamo nulla al caso, non mettiamo in pericolo la vita o la salute delle persone coinvolte nei nostri sketch, tantomeno la nostra".

La replica al vicesindaco Scavuzzo: Non era una bravata, il video aveva un fine

I The Show hanno poi replicato ad alcune dichiarazioni che hanno letto in giro dopo la notizia della loro denuncia. "Alcuni hanno messo in dubbio il modo con cui noi usiamo lo spazio che abbiamo costruito con voi sul web", hanno detto, e "un'altra cosa che ci spiace è aver letto alcune dichiarazioni, fatte anche in buona fede, che definivano quello che è successo come quelle bravate che spesso accadono su internet, andando a contribuire a quella narrazione del web come di un luogo in cui non possono esistere contenuti validi o che propongono messaggi positivi".

Il riferimento in entrambi i casi sembra essere al vice sindaco di Milano, Anna Scavuzzo, che ieri dopo la notizia della denuncia dei due youtuber aveva stigmatizzato l'accaduto, chiedendo le loro scuse: "È già grave che ci si serva del nome dell'amministrazione senza averne alcun titolo. Ma che, in questo particolare momento, si usi il logo del Comune per avvicinare i cittadini e fare stupidi scherzi da postare in rete è inaccettabile – aveva commentato Scavuzzo -. Parliamo di due giovani che potrebbero trasmettere ai propri followers messaggi di ben altro valore e invece – come spesso accade purtroppo – preferiscono insulse bravate".

"Sono anni che proviamo a usare questo spazio non solo per intrattenere, ma anche per lanciare modi positivi", hanno replicato Stigliano e Tenace, citando a mo' di esempio una candid in cui cercavano di sensibilizzare i giovani sull'utilizzo del cellulare alla guida, per la quale hanno vinto anche un premio per la sicurezza stradale. In merito alla presunta bravata i due hanno invece replicato: "Siamo due pirla organizzati che lo fanno per lavoro, non era una bravata. Il video in questione aveva un fine, quello di sensibilizzare in questa fase 3. Le vittime di questo scherzo erano persone che non stavano rispettando le norme imposte dalla legge ed erano troppo vicine".

Ci spiace per la reazione della persona coinvolta

Alla fine del loro video gli youtuber si sono rivolti alla persona che li ha denunciati: "Ci spiace sinceramente per la reazione della persona coinvolta nel nostro scherzo, capiamo che questo è un periodo difficile per chi ha un'attività e soprattutto non volevamo esacerbare una situazione già stressante, volevamo solo alleggerirla come facciamo sempre su questo canale". I due hanno comunque spiegato che continueranno con i loro video e le loro produzioni: nel frattempo anche la denuncia che hanno ricevuto andrà probabilmente avanti col suo iter, e alla fine si capirà se lo "scherzo" dei due youtuber avrà qualche conseguenza per loro.

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