Giallo sulla morte di Jessica Mantovani: trovato un paio di occhiali nell’auto di uno degli indagati
Un paio di occhiali da vista, trovati sotto un sedile dell'auto di uno degli indagati. È questo il nuovo elemento emerso nelle indagini sulla morte di Jessica Mantovani, la donna trovata senza vita lo scorso 13 giugno all'interno di un impianto della centrale idroelettrica di Prevalle, in provincia di Brescia. In un primo momento si era parlato di suicidio, ma in seguito il quadro è cambiato e gli investigatori hanno iniziato a seguire la pista dell'omicidio. Il fascicolo aperto in procura a Brescia vede indagati un 50enne e un 23enne.
Morte di Jessica Mantovani, dopo le tracce di sangue trovato un paio di occhiali
Erano stati i risultati dell'autopsia a spazzare via i dubbi: nessun gesto volontario né incidente, ma un delitto violento: l'esame, oltre a non aver rilevato la presenza di acqua nei polmoni della vittima, segno del fatto che non è morta per annegamento, ha evidenzialo la presenza di una grossa ferita alla testa. L'ipotesi è che qualcuno abbia sferrato un colpo in testa alla donna e poi gettato il cadavere nel fiume della centrale idroelettrica. Partendo da questa ipotesi gli inquirenti hanno portato avanti le indagini, mettendo sotto indagine un amico cinquantenne della donna, l'ultima persona a vedere Jessica prima della morte, per l'ipotesi di reato di omicidio e occultamento di cadavere. In seguito è stato iscritto anche il 23enne, dopo che alcuni tracce di sangue riconducibili alla sfortunata 37enne state trovate sul divano di casa sua e all'interno del baule della Fiat Panda di sua proprietà. La stessa auto in cui sono stati rinvenuti gli occhiali.