Finito il restauro, la Galleria Vittorio Emanuele torna a splendere (FOTO)
Via gli ultimi ponteggi, restauro completato. E così giovedì mattina Milano torna a riabbracciare nella sua interezza il suo "salotto", la Galleria Vittorio Emanuele. Un'emozione anche per il sindaco Giuliano Pisapia, intervenuto alla cerimonia inaugurale: "Passeggiare a Milano oggi è ancora più bello. La Galleria restaurata è il cuore di Milano che si presenta al mondo in tutto il suo splendore".
Il sindaco ha parlato dal centro del Caleidoscopio, un'installazione con superficie a specchio di 110 metri quadri che fino al 23 maggio racconterà a milanesi e turisti il restauro della Galleria offrendo quattro punti di osservazione speciali con binocoli, per ammirare al meglio le bellezze dell'opera progettata a fine Ottocento dall'architetto Giuseppe Mengoni. "Il grazie della città va ai privati, alle imprese e ai lavoratori che hanno realizzato questo restauro – ha detto Pisapia -. Il cantiere è stato un concentrato di altissima professionalità e tecnologia italiana. Il suo simbolo è stato il grande ponteggio mobile che abbiamo visto all’opera in questi mesi, che ha consentito un restauro eccezionale senza che i passanti subissero disagi. Davvero una magia milanese. Ma sul ponteggio c’erano le donne e gli uomini che hanno lavorato. Una straordinaria equipe di restauratori, operai, tecnici che hanno dato il meglio di loro".
I lavori di restauro
Il progetto di sistemazione della Galleria ha previsto il restauro delle pareti interne con un ponteggio mobile per i piani alti e altri fissi per le parti basse. Ha avuto un valore di circa 3 milioni di euro, a costo zero per l’Amministrazione comunale in quanto i costi sono stati coperti dalle società Prada, Versace e Feltrinelli. Durante il restauro sono state pulite 330 cornici di finestre e 88 vetrine. La superficie complessiva oggetto dei restauri è stata di 13.500 metri quadrati. Complessivamente negli ultimi tre anni sono stati stanziati 10 milioni di euro per la riqualificazione dell’opera progettata da Mengoni, di cui metà ad opera dell’amministrazione comunale: oltre al restauro della facciate interne è stato completato il restauro dell’arco d’ingresso da piazza Duomo, quello dei due portici di piazza Duomo mentre è nella fase conclusiva l’arco d’ingresso da piazza della Scala. La riqualificazione della Galleria è, inoltre, impreziosita dal rifacimento della pavimentazione di piazza Duomo, dal restauro del monumento a Leonardo da Vinci in piazza della Scala e dalla nuova pavimentazione in pietra di via Foscolo, via Berchet e via San Raffaele.
Il sindaco: "La città oggi è ancora più bella"
"L’architetto Giuseppe Mengoni ebbe un’idea semplice e geniale: collegare due simboli di Milano, la Scala e il Duomo – ha detto il sindaco nel suo discorso -. Morì alla vigilia dell’apertura della sua opera. Aveva trovato a Milano la città giusta per innovare, per esprimere creatività. Eravamo allora alla vigilia dell’Esposizione nazionale del 1881. Oggi la Galleria continua a collegare piazza Scala e piazza Duomo, che però sono più ricche di allora. In piazza Scala abbiamo il nuovo Museo delle Gallerie d’Italia e in piazza Duomo il nuovo complesso che unisce la Cattedrale a Palazzo Reale e al Museo del Novecento. La Galleria è protagonista di un’Expo artistica senza paragoni in Italia. È arte a cielo aperto, arte in città. Una città oggi ancora più bella", ha concluso Pisapia che ai cronisti presenti ha poi escluso la possibilità di ricandidarsi a sindaco, come chiesto da tanti in queste ore sui social network.
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