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La Galleria Vittorio Emanuele festeggia 150 anni di storia

Mentre proseguono i lavori di restauro, che dovranno terminare entro l’inizio di Expo, la Galleria Vittorio Emanuele di Milano si prepara a festeggiare i suoi 150 anni. Facciate, fregi e decori sono stati riportati al loro originario splendore, mentre a breve sarà pronta una passerella per osservare Milano dall’alto.
A cura di Federica Gullace
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A pochi giorni dal suo 150esimo compleanno, la Galleria Vittorio Emanuele si prepara al grande evento. Dopo i lavori di restauro cominciati alcuni mesi fa, fortemente voluti da Prada, con la collaborazione di Feltrinelli e Versace e per i quali sono stati investiti ben 9 milioni di euro, la Galleria si presenta oggi con una nuova luce. I lavori hanno riguardato la pulizia e la restaurazione dei portici settentrionali e meridionali collocati ai lati, dei 33 plafoni dei portici, di cui 18 situati sul lato settentrionale e 15 su quello meridionale, dei capitelli in marmo di Carrara e degli archi in granito rosa di Baveno.

Adesso il "salotto dei milanesi" potrà spegnere fiera la sua centocinquantesima candelina ed accogliere così nel migliore dei modi i milioni di visitatori previsti per Expo. Nonostante sia stata al centro di numerose polemiche negli ultimi mesi, come il criticato assalto delle griffe alla Galleria, con l’arrivo di Prada e di Versace al posto di McDonald’s e dell’argenteria Bernasconi, oggi la Galleria si presenta nella sua forma più smagliante, proprio come raccontato dai responsabili dell’impresa Gasparoli: "L’obiettivo era riportare facciate, fregi e decori al loro carattere primario. Traguardo tutt’altro che facile perché la vita della Galleria è stata piuttosto movimentata e purtroppo i vari interventi negli anni non sono stati documentati". Per questo, i restauratori hanno prontamente investigato su tutto il complesso, in primis studiandone le sovrapposizioni cromatiche, arrivando quindi a donare più luce e più contrasto fra le pareti e i suoi elementi decorativi.

Il percorso tra le passerelle della Galleria

Il risultato? Un effetto travolgente, che di certo non si rifà in toto alla condizione originale della struttura, rovinata da una fortissima grandinata pochi anni dopo l’inaugurazione e colpita anche dai bombardamenti della seconda guerra mondiale, ma che di certo rende fieri i milanesi e ricorda degnamente l’architetto Giuseppe Mengoni, suo progettista, che alla vigilia della cerimonia cadde dal ponteggio dove stava controllando una finestra e morì. Ora, mentre proseguono i lavori che dovrebbero terminare nelle prossime settimane, grazie ad un progetto finanziato da Seven Stars Hotel e Alessandro Rosso Group, in collaborazione con il Comune di Milano, per l'Expo sarà pronto anche un percorso turistico, lungo 250 metri, tra le passerelle della galleria, dove poter ammirare Milano dall'alto.

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