Fabrizio Corona rischia un nuovo processo per i 2,6 milioni che gli sono stati sequestrati
I guai giudiziari di Fabrizio Corona sembrano davvero non finire mai. L'ex re dei paparazzi, ancora in carcere a San Vittore per la vicenda dei 2,6 milioni di euro che gli sono stati sequestrati ormai un anno fa, rischia un nuovo processo proprio per gli stessi contanti. Corona è già stato processato per quei soldi, che erano stati trovati in parte nel controsoffitto dell'abitazione di una sua collaboratrice, Francesca Persi, e in parte in due cassette di sicurezza in Austria. Gli inquirenti ritenevano che il denaro fosse di provenienza illecita e avevano ipotizzato legami del fotografo col mondo della criminalità organizzata. Ma in sede di processo il reato più grave contestato a Corona, l'intestazione fittizia di beni, è caduto: il fotografo è stato condannato a un solo anno per un illecito fiscale.
Corona è indagato per appropriazione indebita e dichiarazione infedele dei redditi
Già in sede di sentenza, tuttavia, i giudici avevano ritrasmesso in procura gli atti per un eventuale nuovo processo a Corona, con le accuse di appropriazione indebita e dichiarazione infedele dei redditi. Due nuove ipotesi di reato (frutto delle ricostruzioni venute fuori durante il procedimento) per cui adesso Corona è nuovamente indagato: un atto dovuto dopo il deposito delle motivazioni della sentenza in cui, tra l'altro, i giudici avevano rilevato (al contrario di quanto sostenuto dai pubblici ministeri) come Corona non fosse un delinquente "di professione, ossia non vivesse abitualmente del provento dei suoi reati.
Ancora sotto sequestro i 2,6 milioni di euro
I soldi che sono al centro degli ultimi guai giudiziari di Corona, intanto, restano congelati: la sezione misure di prevenzione del tribunale di Milano ha infatti nuovamente respinto un'istanza degli avvocati dell'ex agente fotografico che chiedeva il dissequestro di parte di questi contanti, cioè poco più di 1 milione di euro. Una richiesta avanzata già lo scorso luglio (e respinta) e motivata dalla necessità di pagare alcune cartelle esattoriali. Anche il pubblico ministero Alessandra Dolci, titolare del nuovo fascicolo a carico di Corona, aveva dato parere negativo. Nel frattempo il fotografo, arrestato lo scorso 10 ottobre, resta in carcere: gli è stata revocata infatti la misura dell'affidamento in prova ai servizi sociali di cui usufruiva dopo alcune precedenti condanne, mentre una nuova richiesta di affidamento è stata respinta.