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Niente affidamento in prova: Fabrizio Corona resta in carcere e inizia lo sciopero della fame

Fabrizio Corona resta in carcere: il giudice del tribunale di sorveglianza di Milano, Beatrice Crosti, ha respinto la richiesta di affidamento in prova a una comunità. L’ex re dei paparazzi, recluso a San Vittore dallo scorso ottobre per la vicenda dei 2,6 milioni di euro che gli sono stati sequestrati, ha annunciato che inizierà lo sciopero della fame per protesta.
A cura di Francesco Loiacono
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Fabrizio Corona resta in carcere. Così ha deciso il giudice del tribunale di sorveglianza di Milano, Beatrice Crosti, che ha respinto la richiesta di affidamento in prova a una comunità avanzata dal legale dell'ex re dei paparazzi, Ivano Chiesa. E così il fotografo, in carcere a San Vittore dallo scorso ottobre per la vicenda dei 2,6 milioni di euro gli gli erano stati sequestrati, ha deciso di iniziare lo sciopero della fame per protestare contro la decisione del magistrato.

Per il giudice Corona non ha tenuto comportamenti consoni durante il precedente affidamento

Ad annunciare la clamorosa protesta di Corona è stato proprio il suo avvocato Chiesa, che nelle scorse settimane aveva presentato la richiesta e poi aveva anticipato la decisione del tribunale di sorveglianza. Il giudice avrebbe negato l'affidamento in prova sulla base della condanna rimediata da Corona tre mesi fa per frode fiscale – una condanna "light" a un anno per la quale proprio ieri erano arrivate le motivazioni – e del comportamento non consono tenuto dal fotografo in occasione del precedente affidamento in prova ai servizi sociali: una pena alternativa al carcere che era stata revocata dopo l'arresto per gli ormai famosi 2,6 milioni di euro che gli erano stati sequestrati, ma che aveva vacillato già in precedenza, ad esempio quando Corona era stato immortalato in pose hot con la sua fidanzata Silvia Provvedi, nel maggio dello scorso anno.

Le parole del legale di Corona: È abbattuto e arrabbiato, andrà fino alla fine

Ai microfoni della trasmissione tv Mattino 5, l'avvocato di Corona ha spiegato: "Mi hanno detto che l’istanza di scarcerazione che abbiamo presentato è prematura. Ricordo che Fabrizio è in carcere da un anno gratis e per niente. Altro che prematura. Come sta Corona? Malissimo. – ha aggiunto Chiesa – Fabrizio è abbattuto e arrabbiato perché questo non se l’aspettava. Mi ha detto che vuole iniziare a fare lo sciopero della fame perché questo non se l’aspettava proprio. Gli ho detto di ragionare, di non fare così ma lo conosco, ha un carattere molto forte ed è un uomo molto determinato e secondo me lo farà e quando lo farà lo farà fino alla fine perché lui dice che ora si sente un sequestrato". Il legale ha quindi aggiunto: "Ha fatto di tutto: è stato buono, è stato zitto, abbiamo fatto il processo subendo di tutto, abbiamo fatto l’istanza, si è fatto il mese d’agosto in carcere con 50 gradi e ha non ha mai detto niente….ora dicono no alla scarcerazione…è veramente tutto molto difficile da accettare".

L'ultima grana giudiziaria di Corona: dai 2,6 milioni sequestrati alla condanna soft

La nuova grana giudiziaria di Corona è iniziata a Ferragosto dello scorso anno, quando ignoti hanno messo una bomba carta sotto la sua abitazione milanese in via De Cristoforis. Le indagini sulla bomba carta avevano portato alla scoperta di 2,6 milioni in contanti: soldi in nero nelle disponibilità di Corona, nascosti in parte nel controsoffitto dell'abitazione di una collaboratrice di Corona, Francesca Persi, e in parte in due cassette di sicurezza in Austria. Per Corona e Persi era scattato l'arresto: gli inquirenti sospettavano infatti che i soldi provenissero dalla criminalità organizzata. A Corona era inoltre stato revocato l'affidamento in prova ai servizi sociali, misura decisa dopo le precedenti condanne inflitte al fotografo. Il processo, la cui sentenza di primo grado è arrivata a giugno, ha stabilito che Corona si è reso colpevole del solo reato di sottrazione fraudolenta al pagamento delle imposte: le accuse più gravi, come l'intestazione fittizia di beni (che aveva fatto scattare la custodia cautelare) sono cadute.

A luglio Corona aveva detto: Non ce la faccio più a stare in carcere, ho subito un'ingiustizia

Corona, a San Vittore dallo scorso 10 ottobre, è però rimasto in carcere proprio in virtù della decisione del tribunale di sorveglianza. Già lo scorso luglio, nel corso di un'udienza in tribunale, i suoi legali avevano riportato ai giudici tutta l'insofferenza del proprio assistito per quella che lui ritiene un'ingiustizia: "Non ce la faccio più a stare in carcere, ho subito un’ingiustizia", aveva detto Corona.

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