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Expo 2015, un flop? Il Consiglio comunale chiede di vedere i numeri. Sala: “A giugno”

Il Consiglio comunale di Milano ha chiesto al commissario di Expo Giuseppe Sala di conoscere i dati relativi ai visitatori della manifestazione, in mancanza dei quali stanno circolando molte congetture. Sala: “A giugno il numero dei biglietti venduti, unico dato inequivocabile”. Da sabato intanto parte la chiusura a mezzanotte del sito nel weekend e nei festivi.
A cura di Francesco Loiacono
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L'ultima polemica, in ordine di tempo, relativa a Expo 2015 è quella sui numeri della manifestazione. Numeri che, come ha scritto prima di tutti il sito Valigiablu, non vengono ufficialmente forniti dalla società. Un atteggiamento che alimenta naturalmente le più svariate congetture: c'è chi parla di presenze al di sotto delle attese del 30 per cento – una stima del Fatto quotidiano mai confermata ma neppure smentita dal commissario unico Giuseppe Sala -, chi porta a sostegno dati sulle strutture che circondano il sito di Rho-Pero: i parcheggi semivuoti – lo ha ricordato, indirettamente, lo stesso Sala quando ha spinto a incrementare l'uso dell'auto per raggiungere l'Esposizione -, l'incremento dei passeggeri sui treni di Fs non rispondente alle attese. La verità è che, nell'incomprensibile blackout di cifre ufficiali, ognuno può dire quello che vuole. Anche la società Expo Spa, naturalmente. Alla quale, proprio per chiedere la massima chiarezza, alcuni consiglieri milanesi hanno chiesto i dati sugli ingressi al sito relativi al mese di maggio. La richiesta, a firma del radicale Marco Cappato e del Cinquestelle Mattia Calise, è stata depositata lunedì in aula consiliare e accolta dal presidente del Consiglio comunale Basilio Rizzo, che però spiega: "Ho chiesto al nostro delegato Gianni Confalonieri. Mi ha risposto che la società Expo ritiene di non fornirli. Francamente, non si vede il perché: sono abbastanza solido psicologicamente per reggere a qualsiasi notizia".

Sala: "A giugno i dati sui biglietti venduti"

Sulla questione della scarsa chiarezza sui dati di Expo era intervenuta negli scorsi giorni anche il segretario generale della Cgil, Susanna Camusso. Per rispondere a tutte le critiche Sala ha affermato che, ai primi di giugno, renderà noti i dati di maggio relativi alla vendita di biglietti: "È l'unico dato inequivocabile", ha detto Sala, spiegando che "la trasparenza per chi governa e gestisce soldi pubblici deve essere misurata soprattutto su costi e ricavi e i ricavi sono i biglietti venduti". Resteranno fuori da questi dati, dunque, le cifre sugli ingressi effettivi al sito di Rho-Pero, registrati dai tornelli. Dati che resterebbero custoditi con cura all'interno della centrale operativa di Expo di via Drago. I più maligni ipotizzano perché inferiori alle attese, ed è difficile dar loro torto.

Da sabato via alla chiusura a mezzanotte nei weekend

Sul fronte della presunta cannibalizzazione di Expo ai danni dei commercianti di Milano, denunciata dal presidente dell'Epam, Lino Stoppani, Sala ha risposto: "Expo non è un concorrente. Serve a portare turisti, che aspettiamo da giugno, e per migliorare l’immagine complessiva della città, che così diventa più attrattiva nell’interesse di tutti". Dichiarazioni concilianti anche in vista del sudato prolungamento dell'apertura del sito fino a mezzanotte durante il weekend: dopo proposte e controproposte, adesso pare che si sia davvero pronti a partire. Anche grazie all'Atm, da sabato i cancelli del sito di Rho-Pero chiuderanno a mezzanotte. Previsto un prolungamento del servizio della metro, con ultima corsa all'1.10 e bus sostitutivi con frequenza ogni 7 minuti fino alle 2. La metro farà capolinea a San Babila, i bus al Duomo.

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