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Expo 2015, la chiusura a mezzanotte preoccupa i commercianti milanesi: “Ci ruba i clienti”

Il presidente dell’Epam, l’associazione dei pubblici esercizi milanesi, rivela che ristoranti e bar di Milano stanno scontando il cannibalismo di Expo, che ruba loro clienti. Nel settore c’è preoccupazione per il possibile prolungamento dell’apertura del sito di Rho-Pero fino a mezzanotte. La richiesta: “Rimettere Milano al centro”.
A cura di Francesco Loiacono
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I commercianti di Milano sono preoccupati dal possibile prolungamento dell'orario di apertura dell'Expo fino a mezzanotte, che però resta ancora in sospeso. Quella che finora era una sensazione serpeggiante nei tanti bar e ristoranti del capoluogo lombardo viene messa nero su bianco da Lino Stoppani, presidente dell'Epam, associazione provinciale dei pubblici esercizi aderenti a Confcommercio. Al Corriere Stoppani rivela: "Può darsi che sia presto per giudicare, ma le aziende del mio settore stanno per ora scontando il “cannibalismo” commerciale che Expo genera. E l’apertura fino a mezzanotte nei weekend aggiunge ulteriore preoccupazione". Dal presidente di Epam arriva pertanto una richiesta ben precisa: "È ora di tarare l’intera regia dell’evento su Milano".

L'effetto Expo ancora non si vede

Insomma, l'effetto Expo che si aspettava avrebbe investito Milano – e anche il resto del Paese – finora non sembra esserci stato. Anzi, Expo ha dimostrato di essere un mondo a sé. Una precisazione è però d'obbligo: discorsi del genere perdono la loro efficacia in assenza di numeri a sostegno. Vale sia nel dire che finora Expo è stato un successo, visto che il commissario unico Giuseppe Sala continua a non rivelare i dati di affluenza, sia per i commercianti milanesi che si lamentano per il mancato indotto dei turisti dell'Esposizione universale. Stoppani però assicura che "finora le aziende non hanno visto realizzate le aspettative che l’esposizione ha creato. Anzi in diversi casi registrano consistenti cali di fatturato per il nomadismo serale verso Expo dei milanesi incuriositi dalla novità, dall’imponente campagna promozionale, dal biglietto ridotto, dagli spettacoli e dalla variegata offerta gastronomica".

Certo, afferma Stoppani, non c'è ancora il picco dei turisti attesi per giugno, settembre e ottobre. Però secondo lui è ora di "rimettere Milano al centro dell’evento", anche per affrontare il dopo Expo. Da Stoppani arriva infine una critica: "Credo che le finalità ideali dell’esposizione universali, sempre finora, siano andate deluse".

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