5 CONDIVISIONI

Ex pornostar uccisa e gettata nel Lago di Garda: confermata condanna per il compagno di Federica Giacomini

È stata confermata anche in appello la condanna per Franco Mossoni, il bresciano di 59anni che nel 2014 uccise la sua ex compagna, l’ex sexystar Federica Giacomini, gettandone il corpo nel Lago di Garda. Mossoni dovrà scontare 20 anni di reclusione oltre a 10 di misura di sicurezza. L’uomo, seminfermo di mente, si trova nell’ex ospedale psichiatrico giudiziario di Reggio Emilia.
A cura di Francesco Loiacono
5 CONDIVISIONI
Federica Giacomini (Facebook)
Federica Giacomini (Facebook)

È stata confermata anche in appello la condanna per Franco Mossoni, il bresciano di 59anni che nel 2014 uccise la sua ex compagna, l'ex sexystar Federica Giacomini, gettandone il corpo nel Lago di Garda. Mossoni era stato condannato in primo grado a 20 anni di carcere e altri 10 di misura di sicurezza, pena confermata dalla Corte d'Assise di Venezia. Disposto anche un risarcimento di 200mila euro per la famiglia della vittima. Mossoni, che soffre di disturbi mentali, non andrà in carcere: vive infatti all'interno dell'ex ospedale psichiatrico giudiziario di Reggio Emilia.

È proprio lì che l'uomo, il 30 giugno del 2014, era stato arrestato. Pochi giorni prima era stato ripescato sul fondale del Lago di Garda il corpo della sua ex compagna, rinchiuso in un baule. Le indagini delle forze dell'ordine hanno ricostruito il folle piano criminale di Mossoni. Dopo aver ucciso la donna, che voleva lasciarlo, a colpi di martello, ne aveva chiuso il corpo in un baule simile a quelli utilizzati dai biologi marini per le rilevazioni. Poi aveva contattato un barcaiolo del Lago di Garda, ignaro di tutto, facendosi trasportare al centro del lago e gettando in acqua il baule con all'interno il cadavere.

I familiari di Federica, che era conosciuta nel suo ambiente con il nome di Ginevra Hollander, ne avevano denunciato la scomparsa a gennaio del 2014. Fin da subito i sospetti si erano concentrati sul suo ultimo compagno, Mossoni, che si trovava nell'ospedale psichiatrico di Reggio Emilia per essersi reso protagonista di un'incursione in ospedale vestito da Rambo. Le perquisizioni nell'appartamento di Vicenza dell'uomo avevano portato alla scoperta di diversi indumenti e carte riconducibili a Federica.

5 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views