66 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

Elezioni Politiche 2018: l’ex Gf Mattia Mor, da “Ho scelto Milano” alla candidatura col Pd

Mattia Mor è stato candidato dal Pd alla Camera dei Deputati nel collegio uninominale di Milano 3. L’imprenditore è l’ideatore della campagna #HosceltoMilano, che per mesi ha imperversato in città su cartelloni e mezzi d’informazione. E adesso alcuni dei protagonisti, a partire dal sindaco Beppe Sala, si sentono “usati”. Nel passato di Mor partecipazioni a “Uomini e donne” e “Grande fratello”. Non mancano le critiche interne, ma c’è chi lo difende.
A cura di Francesco Loiacono
66 CONDIVISIONI
Mattia Mor, candidato alla Camera per il Pd a Milano
Mattia Mor, candidato alla Camera per il Pd a Milano

Chi abita a Milano lo avrà visto ovunque: su maxi cartelloni pubblicitari, su alcuni mezzi di informazione, negli annunci sponsorizzati su Facebook, in teatro. Parliamo dello slogan #hosceltoMilano, che ha imperversato per mesi in città. Chi in questi mesi si sia chiesto cosa vi fosse dietro questa imponente campagna di comunicazione ha trovato da lunedì sera una risposta ulteriore a quella "ufficiale" che figura sul sito dell'iniziativa: l'ideatore della campagna, l'imprenditore Mattia Mor, è stato infatti candidato dal Pd alla Camera dei Deputati in uno dei quattro collegi uninominali di Milano per le elezioni del prossimo 4 marzo.

La campagna #HosceltoMilano e il sospetto di essere stati usati

Il collegamento tra la massiccia campagna di comunicazione e la candidatura è stato piuttosto immediato: a farlo non sono stati solo i detrattori del Pd, ma anche alcuni simpatizzanti del partito e perfino i protagonisti della campagna. Volti noti del mondo delle istituzioni, della cultura, dell'imprenditoria e in generale della società milanese che, in brevi video, hanno raccontato il motivo per cui hanno scelto Milano. Pensavano di averlo fatto solo per quel "racconto di storie di persone" che doveva "risvegliare la passione civica e il senso di orgoglio di noi Italiani verso il nostro Paese", come è spiegato sul sito dell'iniziativa. Si ritrovano a pensare più o meno velatamente di essere stati invece "usati" da Mor per una sua personalissima campagna elettorale anticipata che gli è valsa molto in termini di visibilità.

Gianni Barbacetto sul "Fatto quotidiano" – dove Mor gestisce un blog – fa i nomi di alcuni dei delusi: dal sindaco di Milano Beppe Sala all'archistar Stefano Boeri, passando per Francesco Facchinetti (Dj Francesco), il giornalista Nicola Porro o il conduttore radiofonico (e fresco "Ambrogino d'oro") Linus. Ma sono stati tanti, 130, i personaggi famosi immortalati nella campagna. Tutti si staranno probabilmente ponendo una domanda: "Possibile che Mor non sapesse di poter essere candidato al Parlamento quando ci ha coinvolti?". C'è, poi, una questione relativa alle spese. La campagna è stata autofinanziata – e tra interviste video realizzate, allestimento del sito, post sponsorizzati su Facebook e affitto del Teatro Dal Verme, dove è stata presentata, sarà costata non poco – anche se non sono mancati alcuni "regali": il Comune di Milano avrebbe infatti offerto gratis gli spazi per le mega affissioni che hanno inondato la città.

Nel passato anche un presunto flirt con la Boschi

A tenere banco in queste ore, comunque, è principalmente il dibattito sull'opportunità o meno di candidare il genovese Mor nel collegio 3 di Milano, dove in realtà dovrà vedersela con molti big: da Giorgia Meloni per il centrodestra al deputato uscente dei Cinque Stelle Manlio Di Stefano. Mor non ha "paracadute": si giocherà l'elezione all'ultimo voto. La presenza del suo nome nelle liste licenziate da Matteo Renzi ha scatenato un coro di polemiche all'interno dei simpatizzanti del Pd, incentrate su argomenti che solo in parte riguardano l'appartenenza e le idee politiche di Mor: si va dalle esperienze televisive del passato al presunto flirt con Maria Elena Boschi, passando anche naturalmente sull'ultima e più eclatante iniziativa "promozionale" dell'imprenditore.

Chi è Mattia Mor: da Uomini e donne e il Grande fratello all'imprenditoria

Ma chi è Mattia Mor? Figlio di una famiglia benestante, è nato a Genova nel 1981 anche se vive più o meno stabilmente a Milano dal 2000. La sua carriera nel mondo imprenditoriale è iniziata col lancio di una linea di magliette, la "Blomor", dopo la laurea con lode in Economia aziendale all'Università Bocconi. Poi Mor è andato all'estero, a Singapore, lavorando per un'azienda che è stata successivamente inglobata dal colosso dell'e-commerce Alibaba, per il cui store online "Mei.com" lavora tuttora, come executive director, con base però in Italia. Quello che non si trova nelle sue bio, ma è nelle cronache di gossip, sono le partecipazioni giovanili a diversi programmi televisivi: da "Quelli che il calcio" (dove era uno dei boyz di Simona Ventura) ai programmi Mediaset, come "Uomini e donne" e la decima edizione del "Grande fratello". Partecipazioni che non devono essere dispiaciute più di tanto a Matteo Renzi, a sua volta ex concorrente de "La Ruota della fortuna" di Mike Bongiorno.

Dalla Leopolda alle partecipazioni tv: il solido rapporto con Renzi

Al di là delle affinità televisive, il rapporto tra Renzi e Mor è sempre stato piuttosto stretto: l'imprenditore afferma di aver scoperto la passione per la politica nel 2008 ma è rimasto realmente folgorato dalla "rottamazione" renziana. Nel 2014 è diventato responsabile del Forum innovazione della Direzione del Pd Lombardia, occupandosi del rapporto tra imprese innovative e politica. Le partecipazioni alla Leopolda e alcuni interventi televisivi (celebre una sua lite con Daniela Santanché negli studi di "Piazzapulita") hanno reso più solido il rapporto. Ora la candidatura lo suggella: "Ho sempre creduto – e continuerò a farlo – nello spirito di servizio e nel dedicarsi all'impegno pubblico – ha scritto Mor nel post con cui ha annunciato la sua candidatura – Da anni mi impegno ad ascoltare, partecipare, ideare iniziative, ad uscire dal quotidiano individualismo che le nostre vite a volte ci impongono. Ed è per questo che il mio impegno continua con la candidatura alla Camera che il PD mi ha proposto e che ho accettato con orgoglio, in un partito con cui collaboro attivamente sul territorio da anni e di cui abbraccio valori e politiche". Qualcuno sui social usa l'ironia in merito all'ultima sua iniziativa: "Peccato che non abbia messo il titolo completo #hosceltomilanocomecollegioelettorale". Ma non mancano le voci, anche autorevoli, in difesa dell'imprenditore: "Chi giudica senza conoscere, chi giudica partendo dalle esperienze lavorative o dagli amori, mi fa paura tanta paura", ha scritto Lucia De Cesaris, stimata ex assessore milanese.

66 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views