Domenico Maurantonio, giallo sull’orario della morte: “È caduto tra le 3.20 e le 6.30”
Ai tanti misteri che circondano la morte di Domenico Maurantonio, lo studente precipitato dal quinto piano di un hotel a Milano, se ne aggiunge adesso un altro. Secondo quanto riporta il Corriere della sera, infatti, dalla relazione del medico legale depositata in procura si allargherebbe l'intervallo orario nel quale sarebbe morto Domenico. Un elemento che finora sembrava quasi una certezza: il decesso di Domenico sembrava essere avvenuto tra 5.30 e le 7.30 del mattino. Adesso però l'intervallo si è allargato: il medico che ha eseguito l'autopsia ha collocato infatti la morte di Domenico tra le 3.20 di notte e le 6.30 del mattino.
Domenico Maurantonio, giallo sull'orario della morte
Questa nuova finestra oraria metterebbe in tutt'altra luce un altro elemento emerso dalle indagini, vale a dire l'ultimo messaggio via WhatsApp inviato dal telefonino di Domenico. Un messaggio partito alle 5.20 del mattino, come confermato dagli investigatori. Per l'avvocato Eraldo Stefani, che indaga sulla morte del ragazzo per conto della sua famiglia, ci sarebbe quindi un'altra ipotesi: il messaggio potrebbe essere stato inviato da qualcun altro.
Non è la sola ipotesi avanzata dal legale: l'altra, più inquietante, è che Domenico potrebbe essere morto già prima di precipitare dal quinto piano dell'hotel Da Vinci di Bruzzano. È probabile che Stefani discuterà di tutte queste ipotesi con i magistrati che conducono le indagini: l'avvocato sarà infatti in procura a Milano martedì. Intanto, tra il 15 e il 16 giugno scorsi, il legale insieme a un pool di 10 esperti si è recato all'hotel Da Vinci per effettuare una serie di accertamenti extragiudiziali, arrivando a ricostruire le ultime ore di Domenico prima della caduta. Nel corso dei test, ai quali erano state invitate procura e polizia che però non si sono presentate, sarebbero state trovate altre tracce biologiche riconducibili a Maurantonio: "Tutti elementi che servono, come potrebbero essere quelli sugli sms, per avere un quadro il più esauriente possibile – ha detto Stefani – su una vicenda in cui l’unica certezza è che Domenico non si è suicidato ma serve fare chiarezza perché troppe voci ed indiscrezioni stanno girando senza che si abbia l’autentica percezione del caso".