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Devastato l’Istituto pedagogico della Resistenza a Milano. Fiano: “Stanno rialzando la testa”

Raid vandalico nella sede dell’Istituto pedagogico della Resistenza a Milano. Ignoti si sono introdotti distruggendo porte e finestre e causando danni stimati in migliaia di euro. Non si esclude la matrice “politica” dell’attacco. Il deputato dem Emanuele Fiano: “Stanno rialzando la testa”
A cura di Francesco Loiacono
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Ignoti hanno fatto irruzione due notti fa nella sede dell'Istituto pedagogico della Resistenza che si trova in via degli Anemoni, a Milano. I danni sono stati stimati in migliaia di euro: gli autori del gesto hanno divelto porte, rotto delle finestre e messo a soqquadro le stanze e i documenti dell'istituto. Non è ancora chiaro cosa sia stato rubato: secondo i gestori dell'Ipr gli ignoti si sono portati via "poco rispetto al danno". Non è la prima volta che accade: tra settembre e novembre del 2015 l'Istituto pedagogico della Resistenza era già stato oggetto di due "attacchi", che erano stati considerati un vero e proprio atto eversivo dall'Anpi. Anche in questa circostanza la sede milanese dell'Associazione nazionale dei partigiani d'Italia ha condannato l'episodio, esprimendo la propria solidarietà e chiedendo alle autorità di fare piena luce su quanto accaduto: "Esprimiamo tutta la nostra vicinanza e solidarietà alla prestigiosa sede dell'Istituto, nella quale i valori della Resistenza e della Costituzione repubblicana e antifascista sono custoditi e testimoniati", ha scritto Roberto Cenati, presidente di Anpi Milano.

Atto vile e pusillanime, codardi senza volto

Non si sa chi abbia compiuto la devastazione della scorsa notte, anche se una possibile matrice "politica" non è da escludere, considerando anche la vicinanza della ricorrenza della Liberazione, il prossimo 25 aprile. E difatti sulla pagina Facebook dell'Ipr i gestori della struttura scrivono: "Visto il clima d’odio, violenza che si va fomentando e vista la vicinanza con il 25 Aprile, festa della Liberazione dal Fascismo e dal Nazismo, non ci stupisce questo atto vile e pusillanime. Siamo, purtroppo, abituati a questi codardi senza volto, persone prive di umanità al punto da prendersela con una realtà, come la nostra, che si sostiene sul solo impegno di volontari. Ci è di nuovo impossibile stabilire una matrice, non siamo ancora stati forniti delle telecamere di sorveglianza e non sono stati trovati simboli che permettano di attribuire il gesto". Chi è sicuro della matrice politica del raid all'Istituto pedagogico della Resistenza è il deputato del Partito democratico Emanuele Fiano, che sulla propria pagina Facebook ha condiviso la denuncia dell'Ipr commentando così: "Stanno rialzando la testa. Prima l'incendio al circolo Pd della Barona, poi la rievocazione nazista a Cologno Monzese, adesso l'ennesimo assalto all'Istituto pedagogico della Resistenza a Milano". Il riferimento è a una contestata rievocazione storica che si terrà a ridosso del 25 aprile a Cologno Monzese, col patrocinio del Comune (amministrato dalla Lega): dopo molte polemiche quella che all'inizio doveva essere la rievocazione di un campo militare nazista si è "aperta" anche ad altre compagnie di soldati, inclusi i partigiani. Ma le perplessità sull'opportunità di una rievocazione di questo tipo non mancano.

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