Cremona, procura indaga sulle morti per Coronavirus: “La gente ha diritto di sapere cos’è successo”
La procura di Cremona sta indagando su eventuali responsabilità colpose nei decessi da Coronavirus in provincia. Lo ha spiegato il procuratore capo Roberto Pellicano, che nella mattinata odierna ha presentato un pool formato da quattro pubblici ministeri che è già al lavoro sull'elevato e anomalo numero di morti che si sono registrati nel Cremonese, così come nel resto della Lombardia (e di altre regioni italiane). In una conferenza stampa il procuratore ha spiegato che "bisognerà andare a capire qualcosa di più su questi decessi, ovviamente tenendo bene in considerazione il particolare momento che abbiamo vissuto e che stiamo ancora vivendo". Pellicano ha poi aggiunto che "se anche fosse difficile individuare specifiche responsabilità di natura penale", bisognerà "capire che cosa è successo. La gente ha diritto di saperlo", ha spiegato Pellicano, aggiungendo che riuscire a fornire una spiegazione "a un fenomeno che a tutt’oggi è abbastanza inspiegabile" sarà uno dei passi necessari "verso il ritorno a una normalità", di cui si inizia a parlare in tutto il Paese a proposito della cosiddetta "Fase 2".
In relazione alla popolazione la provincia di Cremona è il territorio più colpito dal virus
In provincia di Cremona sembra però non essere ancora passata la "Fase 1" dell'emergenza. I dati comunicati ieri hanno certificato un incremento giornaliero di 227 casi (il dato più alto in tutta la regione), che ha portato il totale dei casi a 5172. Se numericamente la provincia di Cremona è la quarta per diffusione della pandemia in Lombardia, dietro Milano, Brescia e Bergamo, in rapporto alla popolazione si tratta in realtà del territorio più colpito: il virus ha infettato l'1,44 per cento della popolazione, ma secondo un'analisi dell'agenzia di data management e comunicazione InTwig ad essere stata colpita dal Covid-19 sarebbe stato il 23 per cento della popolazione, con 1300 morti, circa il doppio del dato ufficiale. Su queste morti hanno iniziato a indagare i pm Lisa Saccaro, Ilaria Prette, Milda Milli e Davide Rocco, che oltre che sui decessi cercheranno di fare luce ed eventualmente stroncare sul nascere anche fenomeni illeciti di natura economica legati all'erogazione dei vari contributi statali e regionali per fronteggiare l'emergenza. Non sarà un compito facile né rapido: "Questo problema occuperà la giustizia per molto tempo", ha detto il procuratore Pellicano.