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Cremona, chiude l’ospedale da campo della Samaritan’s Purse: il ballo di gioia dell’ultimo paziente

Il presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana ha ricevuto prima del loro rientro in patria una delegazione della ong statunitense Samaritan’s Purse, che dal 17 marzo ha curato oltre 250 pazienti affetti da coronavirus nell’ospedale da campo allestito in tempi record davanti all’ospedale di Cremona. “Saremo sempre riconoscenti per la loro presenza e il loro aiuto”, ha detto Fontana. I volontari della Ong hanno festeggiato con un balletto le dimissioni dell’ultimo paziente che era ricoverato nella struttura.
A cura di Francesco Loiacono
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Il governatore della Lombardia Attilio Fontana ha voluto ricevere ieri una delegazione dell'organizzazione non governativa statunitense Samaritan's Purse prima del loro ritorno a casa. Dalla scorsa settimana nell'ospedale da campo allestito in tempi record a Cremona per aiutare medici e infermieri ad affrontare una pressione senza eguali a causa dell'emergenza coronavirus non c'è più nessuno. L'ultimo paziente è uscito, ballando per la gioia, assieme ai volontari dell'associazione cristiana evangelica che si sono presi cura di lui e di altri 250 pazienti transitati dall'ospedale da campo. Grazie alla struttura sono stati messi a disposizione di Cremona e di tutta la Lombardia altri 68 posti letto, tra terapia intensiva e pre-intensiva.

Oltre 100 i volontari che hanno lavorato nell'ospedale da campo

"L’équipe medica è arrivata a Cremona il 17 marzo, in piena emergenza – ha ricordato il governatore -. Lavorando al fianco dell’Ospedale hanno portato un aiuto fisico e psicologico, in un momento di estrema necessità. Saremo sempre riconoscenti per la loro presenza e il loro aiuto". Sono stati oltre 100 i membri della ong statunitense che hanno lavorato per un mese e mezzo nell'ospedale da campo, allestito nel piazzale davanti all'ospedale Maggiore di Cremona, in forte difficoltà a causa dell'elevato numero di pazienti che arrivavano nel momento peggiore dell'epidemia: "È stato un tale privilegio per la nostra squadra servire in Italia", hanno scritto dall'associazione, spiegando che in questi giorni sono in corso le operazioni di decontaminazione e smontaggio delle tende e di imballaggio delle scorte, che precederanno il definitivo addio della delegazione all'Italia.

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