Cremona, chiude l’ospedale da campo della Samaritan’s Purse: il ballo di gioia dell’ultimo paziente

Il governatore della Lombardia Attilio Fontana ha voluto ricevere ieri una delegazione dell'organizzazione non governativa statunitense Samaritan's Purse prima del loro ritorno a casa. Dalla scorsa settimana nell'ospedale da campo allestito in tempi record a Cremona per aiutare medici e infermieri ad affrontare una pressione senza eguali a causa dell'emergenza coronavirus non c'è più nessuno. L'ultimo paziente è uscito, ballando per la gioia, assieme ai volontari dell'associazione cristiana evangelica che si sono presi cura di lui e di altri 250 pazienti transitati dall'ospedale da campo. Grazie alla struttura sono stati messi a disposizione di Cremona e di tutta la Lombardia altri 68 posti letto, tra terapia intensiva e pre-intensiva.
Oltre 100 i volontari che hanno lavorato nell'ospedale da campo
"L’équipe medica è arrivata a Cremona il 17 marzo, in piena emergenza – ha ricordato il governatore -. Lavorando al fianco dell’Ospedale hanno portato un aiuto fisico e psicologico, in un momento di estrema necessità. Saremo sempre riconoscenti per la loro presenza e il loro aiuto". Sono stati oltre 100 i membri della ong statunitense che hanno lavorato per un mese e mezzo nell'ospedale da campo, allestito nel piazzale davanti all'ospedale Maggiore di Cremona, in forte difficoltà a causa dell'elevato numero di pazienti che arrivavano nel momento peggiore dell'epidemia: "È stato un tale privilegio per la nostra squadra servire in Italia", hanno scritto dall'associazione, spiegando che in questi giorni sono in corso le operazioni di decontaminazione e smontaggio delle tende e di imballaggio delle scorte, che precederanno il definitivo addio della delegazione all'Italia.