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Covid 19

Coronavirus, metro ancora piene e bus affollati: così Milano rischia di perdere la sua battaglia

Ancora mezzi pubblici affollati a Milano nonostante Atm sia intervenuta con un immediato potenziamento delle corse di tram, bus e metro. Le persone continuano a viaggiare in spazi non abbastanza ampi per poter rispettare la distanza di sicurezza interpersonale imposta nei decreti del governo: il rischio è che i contagi possano aumentare vanificando gli sforzi fatti finora per contenere la diffusione del coronavirus. E se l’epidemia scoppia in maniera virulenta anche a Milano il sistema sanitario è veramente destinato al collasso.
A cura di Chiara Ammendola
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È evidente che a Milano qualcosa non sta funzionando come dovrebbe: i mezzi pubblici continuano ad essere affollati. Nonostante Atm abbia deciso insieme con l'amministrazione comunale di potenziare le corse negli orari di punta di metro, bus e tram sono tante ancora le testimonianze di pendolari costretti a viaggiare su convogli affollati nei quali non è possibile rispettare la distanza di sicurezza interpersonale: in parole povere le persone non possono stare ad almeno un metro di stanza le une dalle altre perché non c'è abbastanza spazio. Quello spazio necessario, secondo le direttive dell'Istituto Superiore di Sanità poi trasmesse dal governo attraverso i decreti dei giorni scorsi, ad evitare il contatto con altre persone ed eventualmente con il coronavirus.

A Milano ancora troppe persone escono per andare al lavoro, nonostante l'emergenza

A Milano però non sembra sia possibile quando si parla di trasporto pubblico: i mezzi continuano ad essere pieni probabilmente a causa dell'elevato numero di persone che ancora sono costrette a recarsi al lavoro quotidianamente non avendo possibilità di usufruire dello smart working. Le misure restrittive volute dal governo non hanno intaccato infatti né il trasporto pubblico né alcune categorie di lavoratori: e se da un lato questo consente al paese di non fermare le produzioni, di continuare a muoversi lì dove necessario anche e soprattutto per il comparto economico, dall'altro rischia di mettere in serio pericolo la salute dei cittadini e il grande sacrificio finora fatto per tentare di fermare questa pandemia. La Lombardia è ad oggi la regione col maggior numero di contagi e anche di decessi da Covid-19, è la regione di Codogno, dove tutto è iniziato, ed è anche la regione di Bergamo e Brescia, province dove i casi positivi crescono in maniera esponenziale e dove gli ospedali, considerati tra i migliori d'Italia, rischiano di crollare sotto il peso di ricoveri dei pazienti continuamente in arrivo.

Non tutti hanno avuto la possibilità di fermarsi

La Lombardia è la regione il cui capoluogo è Milano, città che è riuscita finora a contenere la diffusione del virus e che nonostante la sua vivace produttività è riuscita pian piano a fermarsi accettando di dover far un passo indietro: i negozi hanno chiuso, la moda è stata messa da parte, e così i ristoranti, i bar e gli aperitivi si son presi una pausa. È una città a tratti ferma come gran parte d'Italia, come è giusto che sia. Ma non tutti hanno questo privilegio, qualcuno deve, rischiando, uscire e recarsi al lavoro, qualcun altro invece rischia, incauto e basta: questi cittadini vanno protetti a volte da se stessi, ma soprattutto per chi gli sta intorno. Milano non può permettersi di far viaggiare mezzi affollati, non può dare al virus la possibilità di muoversi, non può rischiare di diventare un nuovo focolaio. Milano rischia così di perdere una battaglia importantissima, in una guerra che finora ha combattuto a testa alta. E se cade Milano, come ha ricordato anche il sindaco Beppe Sala, tutto il sistema sanitario rischia davvero il collasso.

Il consigliere Morelli: Bisogna gestire i flussi di persone

Sul problema dell'affollamento nei mezzi pubblici è intervenuto anche il consigliere comunale della Lega Alessandro Morelli: "Il sindaco Sala nega di avere la bacchetta magica per risolvere il problema dell’affollamento dei mezzi. In verità basterebbe un briciolo di buonsenso, quello che serviva già settimane fa – ha spiegato a Fanpage.it – noi al momento vogliamo solo tutelare i cittadini che dicono di aver paura: le stazioni e le fermate vanno controllate e serve una gestione dei flussi, certe criticità si risolvono con la serietà che questa amministrazione non dimostra".

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