Coronavirus, in Lombardia 9.820 casi e 890 morti: salgono i contagi a Bergamo e Brescia

Emergenza Coronavirus in Lombardia: il bollettino aggiornato a oggi, venerdì 13 marzo, diramato da Regione Lombardia, indica un nuovo aumento dei contagi. Sono 1095 i nuovi casi confermati, che portano a 9.820 il totale delle persone risultate positive (ieri erano 8.725). Sono 4.435 i pazienti ricoverati in ospedale (ieri erano 4.247, la crescita è stabile), di cui 650 in terapia intensiva (ieri erano 605). I deceduti sono 890 (ieri erano 744, 146 morti in più). I pazienti in isolamento domiciliare sono 2.650. I guariti e dunque dimessi sono 1.198 (ieri erano 1.085). In totale i tamponi effettuati finora in tutta la Regione Lombardia sono 32.700 (erano 29.534 ieri).
Situazioni sempre più critiche a Bergamo e Brescia
Analizzando la diffusione territoriale, restano critiche le situazioni nelle province di Bergamo e Brescia. Nella Bergamasca i casi sono saliti a 2.368 dai 2.145 di ieri, mentre a Brescia si è arrivati a 1.784 positivi dai 1.588 di ieri. Tanti i casi a Cremona, terza provincia per numero di contagi con 1.344. Subito dietro la provincia di Milano: anche qui i casi continuano a crescere, arrivando a 1.307. A Lodi si conferma un rallentamento anche se si registra comunque una piccola crescita, con 1.133 contagiati (ieri 1.123). Pavia 482, Lecco 237, Mantova 187, Monza e Brianza 143, Varese 125, Como 118 e Sondrio 23.
Fontana: Nell'ex zona rossa crescita zero dei contagi
La buona notizia relativa al basso numero di nuovi casi nel Lodigiano era stata anticipata dal governatore della Lombardia Attilio Fontana: "Abbiamo elaborato i dati arrivati dalla zona rossa (ormai ex zona rossa e comprendente solo dieci comuni tra tutti quelli del Lodigiano) e oggi sono arrivati a crescita zero", aveva detto Fontana, ribadendo che quello attuato nei dieci comuni della Bassa lodigiana che sono stati completamente isolati per due settimane è un modello "da prendere come riferimento". "L'ho comunicato al ministro Speranza che era molto soddisfatto di questa notizia – ha spiegato il governatore in un incontro stampa attorno all'ora di pranzo – e la comunicherà agli altri territori per ribadire che le misure vanno applicate rigorosamente". Fontana aveva anche reso nota ai cronisti una sua "buona sensazione", evidenziano come, anche se il numero dei casi continua ad aumentare, "le misure, in una prima fase applicate molto superficialmente e ora con più vigore, credo che a breve inizieranno a dare dei risultati".