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Covid 19

Coronavirus, il grande cuore di medici e infermieri: in 650 rispondono alla chiamata della Lombardia

“In 2 giorni siamo a 650 domande pervenute: 650 persone che vogliono essere assunte per combattere questa battaglia assieme a noi”. Così l’assessore al Welfare della Lombardia Giulio Gallera ha sottolineato uno degli aspetti più positivi nella battaglia che la regione sta combattendo contro il Coronavirus: sempre più medici e infermieri stanno rispondendo all’appello lanciato dalla Regione per unirsi ai loro colleghi impegnati negli ospedali lombardi.
A cura di Francesco Loiacono
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Infermiere nella tenda-triage allestita all'ospedale di Cremona (LaPresse)
Infermiere nella tenda-triage allestita all'ospedale di Cremona (LaPresse)
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C'è una nota positiva nella battaglia che la Lombardia sta combattendo contro il Coronavirus. Ed è il numero dei medici e infermieri che hanno risposto all'appello della Regione per unirsi ai loro colleghi impegnati ad assistere i malati, arrivati ad oggi a un totale di 8725 nella sola regione. A comunicare la nota positiva è stato l'assessore regionale al Welfare Giulio Gallera nel corso del consueto punto stampa sulla situazione della pandemia in Lombardia: "Ieri erano pervenute 100 domande, in 2 giorni siamo a 650 domande pervenute: 650 persone che vogliono essere assunte per combattere questa battaglia assieme a noi".

All'appello della Regione hanno risposto laureati, specializzandi, infermieri e ostetriche

Martedì la Lombardia, come ha ricordato l'assessore, ha approvato un decreto che consente di assumere – con modalità diverse, come anche contratti co.co.co – molto velocemente alcune categorie professionali. Nella serata di martedì è stato fatto l'avviso pubblico, che non prevede un concorso ma una valutazione per titoli e colloqui. "Abbiamo valutato 100 persone, distribuite nei presidi ospedalieri": da domani dunque 100 tra medici e infermieri saranno impiegati negli ospedali lombardi, e sempre nella giornata saranno valutate dalla Regione altre 150 domande tra quelle pervenute. Il 40 per cento di chi ha risposto all'appello della Regione è costituito da medici laureati e specializzandi, il 55 per cento invece da infermieri e anche da ostetriche, che vengono messe nei reparti maternità per consentire di spostare altri infermieri nelle Pneumologie, nelle Medicine generali e nei Pronto soccorso.

Il numero di contagi da Coronavirus in Lombardia continua ad aumentare

La notizia del grande cuore dei medici e infermieri, per altro non nuova in queste settimane di emergenza Coronavirus, è sicuramente una nota lieta in un quadro che vede in Lombardia aumentare, in maniera costante, seppur non esponenziale, i casi di contagio. Purtroppo non si arrestano i decessi: sono 744, 127 in più rispetto alla giornata di ieri. Il dato forse più atteso in questi bollettini è quello relativo ai pazienti ricoverati nei reparti di terapia intensiva: sono 605 (45 in più) sui 4447 ricoverati complessivi. "Fino a oggi la nostra battaglia la stiamo vincendo", ha detto l'assessore Gallera, che ha però aggiunto anche che "gli ospedali lombardi a oggi non hanno praticamente più capacità di recezione". "Dobbiamo evitare di contagiare e di farci contagiare – ha ricordato per l'ennesima volta l'assessore lombardo – e l'unico modo è evitare contatti con gli altri, stare a casa come abbiamo detto più volte. Solo così possiamo combattere e sconfiggere questa pandemia, così come è stata definita anche dall'Oms".

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